“Sì va tutto bene è che sai”
“Sai cosa?”
“Sai insomma, le solite cose. Io vorrei che lui mi accompagnasse a fare la spesa, perché mica vivo da sola in questa casa. E che andassimo in montagna il weekend. E che venisse con me agli aperitivi, ai parties.”
“E invece…”
“E invece se ne sta a casa tutte le sere davanti alla tv. Mangia davanti alla tv. Si addormenta davanti alla tv”
“Il sesso?”
“Se potesse, si scoperebbe la tv”
“Adesso ti faccio una domanda per cui mi odierai, ma te la faccio lo stesso. Non odiarmi. Perché ci stai insieme se, a detta tua, ha tutte queste mancanze?”
“Perché in un qualche modo lui è la mia routine. Voglio un figlio. Ricominciare tutto daccapo è snervante. Hai visto che pazzi ci sono là fuori? Uomini che spariscono, uomini che vanno in panico quando domandi i programmi per la settimana dopo, uomini terrorizzati da qualcosa che implichi una frequentazione. Ho 30 anni.”
“Ho conosciuto una, MaryG.”
“Ah bene! Ti piace?”
“Sì è carina. E’ simpatica. E’ pure una intelligente. Il problema è un altro.”
“Ettepareva. Dimmi”
“Mi bracca. Nel senso che ha un bisogno pazzesco di certezze. Ci sono uscito 4 volte. QUATTRO VOLTE. Non so ancora cosa facciano i suoi genitori o se sia una a cui piaccia viaggiare e mi tratta come se fossi il suo ragazzo. Che ansia!”
“Perché secondo te?”
“Perché ha 30 anni. Vuole sistemarsi. Ma non sono sicuro che voglia sistemarsi con me”.
No bambine, no.
Avete 30 anni.
In una società in cui a 30 anni state iniziando a costruirvi una carriera. Un futuro.
Trent’anni.
Con metà amiche in giro per il mondo a fare lavori fighissimi e l’altra metà a casa con prole. Trent’anni.
Un’età in cui vi è ancora concesso di andare a ballare, ubriacarvi con le amiche ed essere promiscue sessualmente.
Non avete un piede nella fossa.
Non dovete decidere oggi che tipo di donne sensazionali volete essere tra vent’anni.
Le vostre ovaie funzionano ancora e funzioneranno ancora per anni.
L’orologio biologico lo si può tenere a bada con un cucciolo preso in canile.
Vedo attorno a me donne favolose. Che arraffano. Cercano di prendere qualcosa nell’aria e con quel qualcosa ci si fidanzano. Magari con uno uomo che 5 anni fa mai avrebbero calcolato.
Perché è vero che si cresce e si cambiano gusti.
Io stessa amavo gli Stronzi e poi mi sono stufata di essere trattata di merda. Mi sono portata a casa un ragazzo magnifico. Ma è stata una scelta. Ovvero la libera convinzione che la mia vita, per quanto mi piacesse molto da single, sarebbe stata un po’ più brutta senza di lui.
E invece vi vedo. Portate a casa chi vi dà un’attenzione. Chi vi telefona il giorno dopo. Anche se è noioso. Anche se nella lista degli uomini mentalmente affascinanti lo collochereste tra Sallusti e il Gabibbo.
Ma sulla scia del Non si sa mai, questo placebo ve lo adottate. E vi convincete. Che magari cambierà. Che magari un giorno andrà meglio. Che tutte si fidanzano. Che tentar non nuoce. Sì che nuoce.
Nuoce alla vostra autostima, in primis. Perché un conto è non riuscire far funzionare una relazione con un uomo che amate, ma con cui, per mille motivi, è impossibile costruici una storia d’amore.
Un conto è fallire con uno di cui non ve ne importa niente. È avvilente investire del tempo con qualcuno che non vi piace. E sa di sconfitta in partenza.
Siamo donne.
Siamo quelle che si rialzano dopo ogni stronzo che ci spezza il cuore.
E ci riproviamo, senza neanche aver fatto la quarantena.
Ancora ferite ci rimettiamo in trincea.
Siamo quelle che combattono per uno stipendio decente, perché c’abbiamo da uscire di casa.
Siamo quelle che si incazzano quando un’amica non viene trattata come merita.
E siamo anche quelle che si infliggono una relazione Perché sai com’è, ho 30 anni.
Allora io, dall’alto della mia ignoranza, una cosa mi permetto di consigliarla. Giusto perché so, che se siete arrivate a leggere fin qui, un minimo vi state riconoscendo. O almeno siete curiose.
Quanto siete felici da sole? 6? 7? 2? 5? Non importa. Scegliete qualcuno che vi renda felici 7, 8, 3, 6. Uno che porti qualcosa di bello nella vostra vita. Qualcuno che porti più felicità di quanta ne potete conquistare da sole.
E nel frattempo amiche, costruite voi stesse.
Il vostro lavoro, la vostra vita, la vostra indipendenza, un gruppo di amiche che vi asciughi le lacrime ed esulti con voi dei successi.
E scegliete. Scegliete chi volete accanto perché a se quel tipo non vi piace a 30 anni, non c’è nessuna possibilità che vi piaccia a 40.
Quando ero alle medie non volevo studiare. Mi faceva schifo studiare. Mia madre mi diceva che studiare era il mio dovere. Lei lavorava e io studiavo. E dire a un’adolescente che deve compiere qualcosa in nome del senso del dovere è ancora più controproducente che dirle Tu vai a scuola punto. Poi arrivò mio padre e mi spiegò che lo studio – ma soprattutto la mia formazione in generale- era l’unica cosa in grado di garantirmi una qualche scelta nella vita. Ed è la possibilità di scegliere, che rende un individuo felice. Certo, erano gli anni ’90. Le cose erano diverse. Ma il concetto rimane. (Continuai a non studiare, sia chiaro, ma cominciai a seguire il suggerimento).
Brava MaryG., ti seguo ovunque, perchè mi piace di cosa racconti e mi piace come lo racconti. Continua così!
Grazie Gianni. Per il sostegno che sempre mi mostri. Un abbraccio
Meraviglia assoluta. Bravissima
<3 <3
Mi spiegherai come fai a scrivere sempre quello che penso. Il libro quando esce? Non vedo l’ora di leggerlo!!
Giulia
Pe ril libro ci vorrà un po’ Giulia. E’ lì. Arriverà. Promesso.
Bacio
Ti seguo sempre e mi piaci tanto.
Continua così!
Grazie Emma!
è la stessa cosa quando mi dicono”hai 30 anni che cosa aspetti per fare un figlio???” Ecco! vorrei dire a queste persone,che fa male sentirsi dire sempre così, ma soprattutto quando hai uno stipendio di merda,il tuo compagno aspetta un contratto decente e vorrei farmi qualche viaggio in più(prima di rinchiudermi a casa)…fare un figlio non è cosa facile. Poi con la persona che amo ci sto da 12 anni,che credono che in 12 anni un figlio non sarebbe potuto arrivare. Ogni cosa ha suo tempo, i figli arrivano al momento giusto! Mi rompo le palle quando sento determinate cose, lo voglio il figlio! ma non quando me lo dicono gli altri! Che guardassero la loro di vita!… scusa per lo sfogo! tu sei sempre n.1 baciiiiiiiii :*
Io credo Vale che solo noi possiamo decidere se e in che modo affrontare la vita.
E’ vero che esiste il tempo per ogni cosa, ma è anche vero che esiste il tempo NOSTRO per ogni cosa.
Ti abbraccio forte
Basta poco per scoprirsi vecchi. Succede all’improvviso, quando meno te lo aspetteresti. Una malattia più o meno grave, un incidente, un qualche disastro lavorativo. Apri gli occhi, ti guardi intorno e realizzi che quello che hai fatto non esiste più, o non vale più granché. Che le persone su cui avevi centrato la tua vita sono svanite, sembrano divenute invisibili, o fanno finta di non vederti. E’ antipatico ma può capitare.
Condivido l’affermazione – proposta da voci diverse – secondo cui l’unica moneta è il tempo; che non è infinito. Tutto quello che dobbiamo chiederci è semplicemente quanto ne resta e che cosa ci vogliamo fare. Gli adulti sentono ticchettare quel fetente orologio, sanno che è tempo di scelte.
Non saprei che altro aggiungere a quello che così profondamente hai espresso tu.
L’ho fatto. Ho stampato questo articolo. L’ho stampato e l’ho attaccato alla parete della mia camera. Giuro che l’ho fatto. E giuro che lo leggerò e lo rileggerò e lo leggerò ancora una volta…tutte le volte che ne sentirò il bisogno. Tutte le volte che mi prende lo sconforto. Tutte le volte che penserò “Oh santo cielo, ho 30 anni!”. Tutte le volte che sentirò il bisogno del conforto di un’amica. Grazie!
Questo è amore.
Grazie a te. Un bacio
L’ho fatto. Ho stampato questo articolo. L’ho stampato e l’ho attaccato alla parete della mia camera. Giuro che l’ho fatto. E giuro che lo leggerò e lo rileggerò e lo leggerò ancora una volta…tutte le volte che ne sentirò il bisogno. Tutte le volte che mi prende lo sconforto. Tutte le volte che penserò “Oh santo cielo, ho 30 anni!”. Tutte le volte che sentirò il bisogno del conforto di un’amica. Grazie!
Questo è amore.
Grazie a te. Un bacio
Non saprei che altro aggiungere a quello che così profondamente hai espresso tu.
Io credo Vale che solo noi possiamo decidere se e in che modo affrontare la vita.
E’ vero che esiste il tempo per ogni cosa, ma è anche vero che esiste il tempo NOSTRO per ogni cosa.
Ti abbraccio forte
Grazie Emma!
<3 <3
Grazie Gianni. Per il sostegno che sempre mi mostri. Un abbraccio
premetto non sono pessimista ne nichilista e non voglio prendere per i fondelli nessuno/a, ma credo che il “progetto essere umano” su questo pianeta sia fallito miseramente (non voglio apparirvi blasfemo), diamo per scontato cose che non lo sono, appunto l’amore non sappiamo dove nasce, come si prende o come darlo se è una propensione naturale della psiche un istinto un esigenza tranne e specificatamente per motivi naturali biologici per le donne verso i loro figli, ma che non è della stessa matrice di quello provato verso un altro adulto, ma non solo, chi può asserire con certezza che il sentimento d’amore sia una forza che arricchisce oppure il contrario una debolezza che impoverisce l’essere umano? Secondo statistiche l’amore risulta un fallimento! Chi di noi non ha avuto più storie d’amore nelle quali aver creduto sognato e progettato poi finite? Tutti o quasi, allora perchè perseverare in questo sbaglio che lascia segni più o meno indelebili, a che pro queste esperienze? Per provare l’ebbrezza dello sposalizio, vivere in coppia avere dei figli, far sesso con la stessa donna senza preoccupazioni, per condividere cosa? La spesa al centro commerciale, le bollette da pagare, le rate del mutuo della casa nella quale crescere i figli? Fare le vacanze insieme ammesso si abbiano i soldi? Tutto sto casino di vita per dare retta o seguire cosa? Comprensibile l’istinto materno delle donne assillate dal tempo che passa, ma per tutto il resto credo che l’evoluzione della specie umana sia rimasta agli istinti primordiali.
Poeti, filosofi, psicologi ecc.. hanno provato a descriverlo ma nessuno è riuscito (men che meno io) ha delinearne gli aspetti razionali ammesso ci siano per capirne di più, ma spiegarne solo logica sentimentale legata ai sentimenti.
Ergo, i sentimenti d’amore o di odio non servono a nulla se non a complicarci la vita, forse quando riusciremo a dominarli razionalmente saremo tutti più felici e liberi.
E’ vero, ho ancora 30 anni (31 per la precisione 🙂 ) …. ma c’è qualcosa intorno che contribuisce a farmi sentire vecchia. O forse sono io che mi ci sento? Fatto sta che mi guardo intorno e vedo gente che si sposa, prolifica, è già al secondo figlio, e io ancora non ho un lavoro decente, la relazione in cui avevo follemente creduto negli ultimi tre anni è fallita miseramente, e ora quando esco vedo solo ragazze e ragazzi più giovani di me, come se la mia generazione fosse già tutta accasata a guardare canale 5 sul divano.Ecco, questo sì che mi fa sentire “vecchia”. E più vecchia ancora mi fanno sentire i miei coetanei maschi, che guardano le 25enni perché sono ancora “carne fresca”. Non so, provo a convincermi che non sia così, ma ci riesco solo a tratti!
vale la premessa espressa nel commento sotto…
diamo per scontato persino la parola per indicare la vita, invece dal momento in cui si nasce si incomincia a morire, NON è pessimismo è la constatazione razionale delle fasi esistenziali di ogni essere venuto al mondo, la vita è ineludibilmente deterioramento fisico e intellettivo, alcuni tentano invano di allontanarla comportandosi come giovincelli/e fino a tarda età o con espedienti estetici inutili, altri lavorano, pregano, studiano ecc… cercandone il senso che nessuno ha trovato o spiegato sufficientemente per farsene una ragione, non contenti a complicare tutto e di più ci inseriamo i sentimenti d’amore e odio, compresa quella vasta gamma di sentimenti intermedi, comunque ingestibili sia per le persone ignoranti che per quelle colte, che siano un supplizio, una condanna da espiare per una vita precedente? Ma qui si aprirebbe altro capitolo dell’umana miseria.
E’ vero, ho ancora 30 anni (31 per la precisione 🙂 ) …. ma c’è qualcosa intorno che contribuisce a farmi sentire vecchia. O forse sono io che mi ci sento? Fatto sta che mi guardo intorno e vedo gente che si sposa, prolifica, è già al secondo figlio, e io ancora non ho un lavoro decente, la relazione in cui avevo follemente creduto negli ultimi tre anni è fallita miseramente, e ora quando esco vedo solo ragazze e ragazzi più giovani di me, come se la mia generazione fosse già tutta accasata a guardare canale 5 sul divano.Ecco, questo sì che mi fa sentire “vecchia”. E più vecchia ancora mi fanno sentire i miei coetanei maschi, che guardano le 25enni perché sono ancora “carne fresca”. Non so, provo a convincermi che non sia così, ma ci riesco solo a tratti!
vale la premessa espressa nel commento sotto…
diamo per scontato persino la parola per indicare la vita, invece dal momento in cui si nasce si incomincia a morire, NON è pessimismo è la constatazione razionale delle fasi esistenziali di ogni essere venuto al mondo, la vita è ineludibilmente deterioramento fisico e intellettivo, alcuni tentano invano di allontanarla comportandosi come giovincelli/e fino a tarda età o con espedienti estetici inutili, altri lavorano, pregano, studiano ecc… cercandone il senso che nessuno ha trovato o spiegato sufficientemente per farsene una ragione, non contenti a complicare tutto e di più ci inseriamo i sentimenti d’amore e odio, compresa quella vasta gamma di sentimenti intermedi, comunque ingestibili sia per le persone ignoranti che per quelle colte, che siano un supplizio, una condanna da espiare per una vita precedente? Ma qui si aprirebbe altro capitolo dell’umana miseria.
L’ha ribloggato su Amolanoia.
L’ha ribloggato su Amolanoia.
Sacrosanto, davvero
Sacrosanto, davvero
Avete 30 anni. Avete tempo.
È stata questa la frase che mi ha convinta a continuare a leggere e ho fatto bene, perché mi sono ritrovata in quello che hai scritto.
Anche io ho trent’anni e spesso ho sentito la pressione di questo numero. Perché in fin dei conti è di questo che si parla, un numero.
“Devi inquadrare la tua relazione. Così come la porti avanti non è seria”, “Vuoi fare i capelli verdi? Ma dai, hai trent’anni? Dove devi andare conciata così?” oppure “Vuoi iniziare a suonare il piano? Per fare che? Non ti porterà niente!” (in realtà quest’ultima frase sono stata io a dirla a me stessa).
In pratica avere trent’anni DEVE voler dire essere una donna fatta. E dato che io non sono assolutamente d’accordo con ciò, sto continuando a conoscermi e a fare quello che voglio senza sentire nessun’altro (a volte neanche me stessa).
E comunque alla fine i capelli verdi li ho fatti.
(spero di star rispondendo nello spazio giusto)
mi piace il fatto di non essere la sola a sentire questo problema, perchè spesso ho pensato di esserlo. mi piace anche il discorso di portare un punto in più anche se non è proprio così; non tutte sognano una vita fatta di lavori fighissimi e le amiche nella realtà non sono semplici e fantastiche da gestire come in sex and the city.
son meno d’accordo sul discorso ovarico perchè temo proprio che tutto questo tempo non ci sia. e non so nemmeno se lo desidero un figlio, e se sarei mai una buona mamma. so solo che adesso non lo so – e adesso non è esattamente “presto” per pensarci, purtroppo.
Ciao cara.
Io penso che non sia obbligatorio essere mamme. E penso che alcune non ci siano portate. Non è colpa loro, ma non capisco perché TUTTE debbano volere la stessa cosa. Bisognerebbe essere mamma quando lo si desidera spasmodicamente, o quando ci si sente almeno pronte.
Se non vuoi un bambino non farlo. Indipendentemente che tu sia “in età” o meno.
E se ti verrà la voglia tardi, la scienza arriverà dove il corpo non riesce.
Un bacione
Avete 30 anni. Avete tempo.
È stata questa la frase che mi ha convinta a continuare a leggere e ho fatto bene, perché mi sono ritrovata in quello che hai scritto.
Anche io ho trent’anni e spesso ho sentito la pressione di questo numero. Perché in fin dei conti è di questo che si parla, un numero.
“Devi inquadrare la tua relazione. Così come la porti avanti non è seria”, “Vuoi fare i capelli verdi? Ma dai, hai trent’anni? Dove devi andare conciata così?” oppure “Vuoi iniziare a suonare il piano? Per fare che? Non ti porterà niente!” (in realtà quest’ultima frase sono stata io a dirla a me stessa).
In pratica avere trent’anni DEVE voler dire essere una donna fatta. E dato che io non sono assolutamente d’accordo con ciò, sto continuando a conoscermi e a fare quello che voglio senza sentire nessun’altro (a volte neanche me stessa).
E comunque alla fine i capelli verdi li ho fatti.
Ciao cara.
Io penso che non sia obbligatorio essere mamme. E penso che alcune non ci siano portate. Non è colpa loro, ma non capisco perché TUTTE debbano volere la stessa cosa. Bisognerebbe essere mamma quando lo si desidera spasmodicamente, o quando ci si sente almeno pronte.
Se non vuoi un bambino non farlo. Indipendentemente che tu sia “in età” o meno.
E se ti verrà la voglia tardi, la scienza arriverà dove il corpo non riesce.
Un bacione
Scegliere, si. Qualche mese fa ho scelto di mettere il punto ad una relazione lunghissima.
Ho deciso di farlo per le ragioni che dici tu. E mi conforta leggere il tuo consiglio, perché in fondo ho solo 31 anni, e non è tardi. Ho deciso di non accontentarmi di una strada già tracciata, del futuro che sembrava già scritto, di un uomo che non mi vedeva più, che non mi voleva più, che aveva deciso di non scegliere niente e lasciarsi vivere.
Mi sono detta, il momento è questo, è ora. Ho smesso di lamentarmi di lui e di quello che mi toglieva, ho deciso di chiudere, nonostante la paura della solitudine. Proprio oggi mi sono chiesta se ce la farò a non cadere nella tentazione di tappare il buco che ha lasciato lui con qualcun altro. Sono terrorizzata ed eccitata allo stesso tempo per le possibilità che mi ritrovo davanti, a volte ho paura di non essere “forte” abbastanza..questo post mi ha dato coraggio, non sono sola!
Spero di innamorarmi dell’uomo di cui parli tu, che aggiunga e non tolga..nel frattempo, seguirò il tuo consiglio..continuerò a costruirmi, a sperimentare, a..scegliere!
Grazie per le tue parole, sei una botta di sole in questa giornata un po’ bigia!
Brava Dani, bravissima!
Anche io un anno e mezzo fa, a 28 anni, ho chiuso una relazione che andava avanti da 6 ma che ormai non mi dava più nulla. una relazione a cui sono stata inconsciamente aggrappata forse per la paura di essere sola, per il timore di perdere una routine ormai consolidata, perchè “tantoormaisiamoinsiemedatanto”. No, non esiste routine, non esiste abitudine né affetto che tengano. Ho detto (anzi abbiamo detto, perchè è stata una decisione comune) basta e mi sono ritrovata a ricominciare. Sono andata a vivere da sola, ho ricominciato ad uscire, a respirare, ad essere me stessa e a crescere davvero, e da sola. Ero fermamente convinta di pensare solo a me stessa e di non volere uomini tra i piedi…forse nemmeno credevo più nell’amore. Dopo soli tre mesi è arrivato LUI,quello di cui parli tu: quello che rende la mia vita più bella, quello che aggiunge felicità, quello che vuole camminare con me mano nella mano ma che allo stesso tempo mi permette di crescere come individuo e di non annullarmi. Ho scelto lui e lui ha scelto me. E nel frattempo continuo a costruire me stessa! 🙂
Sono molto felice per te Silvia. In bocca al lupo per la tua nuova storia! Un bacio
Scegliere, si. Qualche mese fa ho scelto di mettere il punto ad una relazione lunghissima.
Ho deciso di farlo per le ragioni che dici tu. E mi conforta leggere il tuo consiglio, perché in fondo ho solo 31 anni, e non è tardi. Ho deciso di non accontentarmi di una strada già tracciata, del futuro che sembrava già scritto, di un uomo che non mi vedeva più, che non mi voleva più, che aveva deciso di non scegliere niente e lasciarsi vivere.
Mi sono detta, il momento è questo, è ora. Ho smesso di lamentarmi di lui e di quello che mi toglieva, ho deciso di chiudere, nonostante la paura della solitudine. Proprio oggi mi sono chiesta se ce la farò a non cadere nella tentazione di tappare il buco che ha lasciato lui con qualcun altro. Sono terrorizzata ed eccitata allo stesso tempo per le possibilità che mi ritrovo davanti, a volte ho paura di non essere “forte” abbastanza..questo post mi ha dato coraggio, non sono sola!
Spero di innamorarmi dell’uomo di cui parli tu, che aggiunga e non tolga..nel frattempo, seguirò il tuo consiglio..continuerò a costruirmi, a sperimentare, a..scegliere!
Grazie per le tue parole, sei una botta di sole in questa giornata un po’ bigia!
Brava Dani, bravissima!
Anche io un anno e mezzo fa, a 28 anni, ho chiuso una relazione che andava avanti da 6 ma che ormai non mi dava più nulla. una relazione a cui sono stata inconsciamente aggrappata forse per la paura di essere sola, per il timore di perdere una routine ormai consolidata, perchè “tantoormaisiamoinsiemedatanto”. No, non esiste routine, non esiste abitudine né affetto che tengano. Ho detto (anzi abbiamo detto, perchè è stata una decisione comune) basta e mi sono ritrovata a ricominciare. Sono andata a vivere da sola, ho ricominciato ad uscire, a respirare, ad essere me stessa e a crescere davvero, e da sola. Ero fermamente convinta di pensare solo a me stessa e di non volere uomini tra i piedi…forse nemmeno credevo più nell’amore. Dopo soli tre mesi è arrivato LUI,quello di cui parli tu: quello che rende la mia vita più bella, quello che aggiunge felicità, quello che vuole camminare con me mano nella mano ma che allo stesso tempo mi permette di crescere come individuo e di non annullarmi. Ho scelto lui e lui ha scelto me. E nel frattempo continuo a costruire me stessa! 🙂
Sono molto felice per te Silvia. In bocca al lupo per la tua nuova storia! Un bacio
Pensa che io mi sento cosi che di anni ne ho 24 ( ad agosto 25) e a volte ( ok, quasi sempre) manca la terra sotto i piedi. Il solo pensiero mi manda lo stomaco in subbuglio, una specie di crisi del quarto di secolo.
Ma so perché è cosi. Alla mia età, non ho provato cosa voglia dire sentire tremare le gambe per qualcuno, per davvero. Fare le follie del caso.
Per quanto mi venga difficile da credere, ho 24 anni. C’è tempo.
Felice di aver scoperto il tuo blog.
xG.
Pensa che io mi sento cosi che di anni ne ho 24 ( ad agosto 25) e a volte ( ok, quasi sempre) manca la terra sotto i piedi. Il solo pensiero mi manda lo stomaco in subbuglio, una specie di crisi del quarto di secolo.
Ma so perché è cosi. Alla mia età, non ho provato cosa voglia dire sentire tremare le gambe per qualcuno, per davvero. Fare le follie del caso.
Per quanto mi venga difficile da credere, ho 24 anni. C’è tempo.
Felice di aver scoperto il tuo blog.
xG.
Io ho 35 anni e mi sento più completa e frizzante di quanto non lo fossi 10 anni fa. Mi sono realizzata al di fuori delle convenzioni familiari e questo ha richiesto spazio, tempo, energia. In una sola parola:autonomia. La libertà di realizzare se stessi. Non sono
Sposata e non ho figli, ma la vita che conduco , ad oggi, in giro per il mondo.. Mi appaga, assomiglia a me e non ad un pallido concetto di quello che una donna della mia età dovrebbe rappresentare in questa societa’. Certo anche io come in molti, temo il tempo che passa, e che risucchiera’ un giorno lontano quella linfa vitale che alimenterà i miei entusiasmi su una prospettiva in scala ridotta. È’ proprio vero che avere la possibilità di scegliere può significare essere felici. E allora perché limitarci in scelte che ci restringono solo a causa del fatidico orologio.., le cui lancette, ne sono sicura, non hanno una cadenza assoluta ma quella che noi vogliamo dargli… Plasmando il tempo.. Il tempo che inevitabile passerà.
En vero l’autonomia ha un caro prezzo, però dico a tutte le 30enni di oggi che questo è’ il nostro tempo per l’autonomia. Siamo uscite dal perimetro della famiglia e godiamoci questo tempo informe prima di vincolarci a nuove scelte! Sarah
Io ho 35 anni e mi sento più completa e frizzante di quanto non lo fossi 10 anni fa. Mi sono realizzata al di fuori delle convenzioni familiari e questo ha richiesto spazio, tempo, energia. In una sola parola:autonomia. La libertà di realizzare se stessi. Non sono
Sposata e non ho figli, ma la vita che conduco , ad oggi, in giro per il mondo.. Mi appaga, assomiglia a me e non ad un pallido concetto di quello che una donna della mia età dovrebbe rappresentare in questa societa’. Certo anche io come in molti, temo il tempo che passa, e che risucchiera’ un giorno lontano quella linfa vitale che alimenterà i miei entusiasmi su una prospettiva in scala ridotta. È’ proprio vero che avere la possibilità di scegliere può significare essere felici. E allora perché limitarci in scelte che ci restringono solo a causa del fatidico orologio.., le cui lancette, ne sono sicura, non hanno una cadenza assoluta ma quella che noi vogliamo dargli… Plasmando il tempo.. Il tempo che inevitabile passerà.
En vero l’autonomia ha un caro prezzo, però dico a tutte le 30enni di oggi che questo è’ il nostro tempo per l’autonomia. Siamo uscite dal perimetro della famiglia e godiamoci questo tempo informe prima di vincolarci a nuove scelte! Sarah
vorrei aver letto questo articolo 12 anni fa, quando di anni ne avevo 30, e mi sono portata a casa quello che richiama il giorno dopo ma non mi faceva venire le farfalle nello stomaco. oggi a 42 anni, felicemente single, ricomincio da capo … e non mi accontento più
Ti mando un forte abbraccio e un grande in bocca al lupo per il tuo nuovo inizio!
vorrei aver letto questo articolo 12 anni fa, quando di anni ne avevo 30, e mi sono portata a casa quello che richiama il giorno dopo ma non mi faceva venire le farfalle nello stomaco. oggi a 42 anni, felicemente single, ricomincio da capo … e non mi accontento più
Ecco Mary quello che hai scritto vorrei ficcarlo in testa ad alcune mie amiche. Ho avuto la botta di culo di trovare un uomo che spero di avere accanto anche domani e domani l’altro, ma in passato ho avuto anche io qualche momentaccio e se mi avessero detto quello che hai descritto così bene, probabilmente mi sarei avvelenata meno. Ho delle amiche, donne meravigliose, a cui vorrei tanto far capire questo discorso, ma quando accenno a qualcosa di simile la risposta che ricevo è: la fai facile tu, sei fidanzata! Eppure non credo di aver perso ogni attendibilità, ho sofferto anche io e fatto i conti con tutte le paranoie possibili. Poi vedo una mia amica buttarsi giù per l’ennesimo coglione e provo a darle un consiglio, a farle capire che non ha niente che non va, ma che ha incrociato un imbecille (oh quanto abbondano..)ma niente..io non posso capire. Che ti devo dire, ci ho provato! Ti leggo sempre volentieri, hai uno stile spumeggiante e, in maniera decisamente non scontata, accuratezza e precisione grammatical/sintattica. Brava!
Sono d’accordo su tutto, però quando sento rispondere ad una persona che vuole un figlio “prendi un cucciolo al canile”, sinceramente mi sale il crimine. Scusate!
Sono d’accordo su tutto, però quando sento rispondere ad una persona che vuole un figlio “prendi un cucciolo al canile”, sinceramente mi sale il crimine. Scusate!
Spettacolo la scoperta di questo blog: sto recuperando leggendo tutto, qua e la, da…più di un ora!!
Come donna uscita dal mio privato inferno a testa alta dopo anni che ci giravo attorno, ho preso la decisione più difficile di tutte: iniziato a scegliere di volermi bene e tanto, lasciando i pesi del passato a terra e partendo a vele spiegate e tanta esperienza! E’ faticoso sarà faticoso, ma i frutti danno e daranno enormi soddisfazioni! Anche mio papà mi dava consigli del genere!
grazie per la tua ironia, cinismo e “stronzaggine”..continuerò a seguirti con piacere.
Le donne intelligenti e ironiche sono le mie preferite!
Elisa
Ciao Elisa, ti ringrazio tantissimo. Fammi sapere man mano che leggi se sei d’accordo con tutto o se hai un punto di vista differente. Buona giornata!
Ciao Elisa, ti ringrazio tantissimo. Fammi sapere man mano che leggi se sei d’accordo con tutto o se hai un punto di vista differente. Buona giornata!