Amici che vi sposate, ascoltate la mia preghiera. Ma sappiate che sarà una preghiera polemica, quindi se c’avete una giornata demmerda, non leggetela.
Di sposarvi, siete felici solo voi.
E ci sta eh. È il vostro giorno, mica il nostro.
Però sappiate che, mentre cinguettate al mondo che celebrerete il Per Sempre il 15 d’agosto a Padova, con una temperatura in chiesa che si aggirerà intorno ai 62 gradi, con un’indice di umidità del 99%, noi desideriamo soltanto morire.
Mentre voi spose iniziate un iter dietetico che prevede insalata scondita a pranzo cena e colazione, noi vogliamo abbuffarci di gelati, perché, perdio, è finito il periodo cupo di nebbia e cioccolate Ciobar e inizia quello del sole e dei coni alla stracciatella. Dovete capirlo. Dovete capirci. Neanche la temutissima prova costume può dissuaderci dall’ingozzarci di grassi freschi.
Potete intuire il dilemma interiore nell’affrontare un vestito smanicato preso apposta per il vostro matrimonio che non si sposa (sono simpaticissima con tutti questi giochi di parole)a una dieta Salva Rotoli.
E a tal prosito aprirei una parentesi doverosa.
Siete voi che volete spendere una quantità spudorata di euri, non noi.
Voi avete investito parte del vostro stipendi annuale, del TFR e della pensione per un vestito bianco che non metterete mai più (e che in molti casi vi starà pure di merda), per una cerimonia con colombe in volo e torta a 43 piani su glassa di cioccolato (e scusatemi, ma non ho ancora assaggiato ad un matrimonio un dessert che non sapesse da cartongesso ricoperto di burro), per una location stile Il Boss delle cerimonie, per un viaggio di nozze in Polinesia, per un catering specializzato in cruditè (dopo il quale ho sempre la spasmodica voglia di un BigTasty Bacon).
Voi.
Noi abbiamo l’affitto, l’assicurazione della macchina, la spesa, le bollette, il giardiniere e probabilmente una vita affettiva disastrosa che cerchiamo miseramente di compensare con lo shopping compulsivo su Asos.com
Non c’abbiamo manco una voglietta di comprarci un vestito costosissimo, di farvi il regalo e magari pagarci pure il parrucchiere e il truccatore, perché l’ospite d’onore alla vostra funzione sarà Helumt Newton e noi di far figure di merda nelle foto, proprio non ce la sentiamo. (E so che Helmut Newton è morto, era per dire).
E passiamo al tasto dolente di ogni matrimonio.
Cazzo regaliamo?
Come investiamo sti soldi che proprio non vogliamo tenerci per noi?
E qui parte la seconda preghiera.
Vi prego. Fate una lista nozze.
Perché mentre voi state pensando a quanto bella sarà l’acconciatura della sposa, noi ci martoriamo le palle con il dilemma del regalo.
Il primo pensiero è qualcosa per la casa, sperando che non conviviate già da cinque anni, perché sennò sappiamo tutti che già avrete comprato l’indispensabile, secondo gusto vostro (che per la legge delle probabilità, non coincide mai con il nostro).
E con che faccia allora mi presento con un divano stile shabby chic se poi a voi piace il minimal? O quel bel tappeto orientale, quando avete arredato il vostro loft in stile Friends con tanto di porte lilla?
La scelta più ovvia ricade sui piatti. E poi non dite che i piatti vi fanno cagare, perché su qualcosa dovrete pur mangiare.
La scelta è ampia, s’intende.
Possiamo comprarvi quelli bianchi classici da 30 euro caduno con dei magnifici fiorellini rosa e azzurri, o quelli stupendi da 300 euro l’uno con i magnifici fiorellini rosa e azzurri. Il servizio buono, per capirci.
E noi lo sappiamo cosa succede al servizio buono. Rimane in credenza, perché cari miei, non vorrete mica usare tutti i giorni il servizio buono? E se si rovina in lavastoviglie? E se si rompe un piatto? E se diventaste poveri e voleste rivendervi il servizio buono e questo fosse ammaccato?
Lo userete quando vi capiteranno a cena i parenti che odiate, quelli che non vengono mai a trovarvi.
E allora non sarà più il servizio buono, ma il servizio per i parenti cagacazzo. Un brutto inizio, dai.
Un vaso? Piccola parentesi doverosa. Se mai un giorno lontanissimo deciderò di sposarmi e voi mi voleste regalare un vaso, sappiate che lo userò per pisciarci dentro di notte, quando non sarò sicura di arrivare in tempo al bagno. Quindi un vaso no.
Vi odierei se vi comprassi qualcosa che io userei come raccoglitore dei miei fluidi corporei.
E io non vi odio. Sennò col cazzo che verrei in sto show chiamate Nozze.
Lenzuola? Ecco. Un buon paio di lenzuola. Quelle che durano una vita. Magari in lino, con pizzi e lazzi. Quelle che la sposa vede e muore al pensiero di quante ore dovrà passare da qui alla vecchiaia, a inamidare e stirare. Già si vede, la poveretta.
Con fazzoletto in fronte e collo sudaticcio a smacchiare una minuscola ombra di ciclo mestruale che ha preso dimora nella trama BIANCHISSIMA di quel tessuto.
Massì bella mia, con queste ci festeggi le nozze d’oro. Ma vaffanculo cretina, con queste non arrivo manco al quarto anniversario. Le avrò stracciate prima.
Se mi state in culo, sappiate che vi regalerò le lenzuola.
Bicchieri? Tovaglie? Segna posto gioiello? Taglia erba? Un bel buono per una escort al marito voglioso?
Vi prego amici. Vi prego. Fate sta cazzo di lista nozze. Mettetici le tazzine che piacciono a voi, i tegami della nonna, il materasso Ikea, l’antitarme, il vibratore Rabbit, l’Oki per i mal di testa.
Quello che vi pare.
Ma basta. Abbiate pietà.
Dalle mie parti si usa dare la busta con i soldi… la lista nozze sta passando di moda
Potrebbe essere un’idea. Non è un po’ freddo però? Bacio
brava stavolta hai descritto una serie di motivi del perchè gli uomini scappano.
Eccerto. Infatti le donne si sposano da sole.
sarebbe meglio da sole oppure affittare un uomo-modello come per il vestito da indossare una sola volta 🙂 🙂
una volta lo scrissi (non dirmi ripetitivo) se proprio volete condividere le vostra cervellotica vita sentimentale non dovreste scegliere un uomo ma una donna una cara amica magari del cuore come dite voi così potrete parlare pedissequamente di tutto 24h24, che vi accompagni a far shopping consigli per gli acquisti e quant’altro occorra per la vostra bellezza, condividere la gestione della casa, ma non solo! Potreste anche desiderare un figlio per una ricorrendo alla banca del seme scegliere la tipologia del donatore, pensate che meraviglia, senza un marito tra i piedi e sopratutto noi uomini liberi senza responsabilità verso moglie figli casa mutui ecc…
Che ne dici non è un fantastica idea?
Mark ti prego, non procreare mai. Mai. Mai. Mai. Non educare mai un altro essere vivente
Sara, il mondo degli esseri umani è marcio fino al midollo, non sarà l’amore delle donne a salvarlo, tanto meno la giusta educazione impartita ai vostri figli che fuori di casa trovano un sistema di vita per il quale non sono stati educati abbastanza, a meno ché voi madri e padri non siate dei professionisti del crimine… allora i vostri figli avranno gli strumenti “culturali” per sopravvivere… però contribuendo a quel marciume sociale e culturale che ha trasformato questo pianeta in una cloaca massima.
p.s. e non sono un pessimista.
Spettacolare! Ho riso dall’inizio alla fine !!
io una volta ho visto regalare : scopa, paletta, asse da stiro, mollette da bucato, spugne, guanti….regalo recapitato allo sposo…
dio ma perchè la gente continua imperterrita a sposarsi?
Questa è LA domanda.
Per tutto il resto c’è la busta partecipativa coi soldi.
hhahhaah
😉
Fantastica. Ti ho scoperta solo oggi, ma prometto di leggerti a fondo!
da noi ha preso piede il regalo in busta(ovvero la busta con i soldi) all’ultimo matrimonio a cui ho partecipato gli sposi si sono pagati il viaggio di nozze, perchè convivevano già e per la casa avevano tutto. Non so se sia freddo o no, ma ti toglie un grande pensiero,perchè già partecipare ad un matrimonio in estate da noi in Sicilia con 40° all’ombra che c’erano quel giorno (in cui la piega del parrucchiere mi è durata dall’uscita di casa fino in macchina) ed il vestito che praticamente era diventato una seconda pelle…il regalo in busta toglie un GRANDE pensiero!!! almeno si comprano quel che cacchio vogliono! baci Mary. 😀
Ma sì, c’hai ragione.
In effetti al matrimonio di un mio amico che si terrà a settembre, è stato chiesto di partecipare al viaggio di nozze.
Baci
scelta giusta! cmq cara ti seguo pure su twitter! 🙂 baci.
Troppo divertente, hai ragione in pieno! E’ proprio per questo motivo che abbiamo inventato Given2 (given2.com) … per evitare ai poveri sposi di girare con 15 mila euro in tasca il giorno del matrimonio 😉