Premetto che non è un post femminista. L’ho scritto pensando a come ho vissuto io il concetto di DONNA. Che donna avrei voluto essere quando ero troppo giovane per identificarmi come tale.
Forse l’unico pensiero vagamente femen che concepisco, è quello de Il corpo è mio e faccio quello che mi pare.
Che più che un’adesione a questo o quell’altro schieramento, dovrebbe essere un segno di civiltà.
Il corpo è mio e se voglio mangio e ingrasso senza che tu mi faccia notare che in futuro le mie ginocchia cederanno.
Il è corpo mio e lo vesto come voglio. Di nero in estate e di fucsia in inverno se così mi va. I vostri pensieri teneteveli per voi.
Il corpo è mio e se farò un figlio lo deciderò con i miei tempi.
Il corpo è mio e se da domani indosso hot pants e voi pensate che mi stiano di merda, giratevi dall’altra parte.
Il corpo è mio e faccio sesso con chi mi pare. Con chi mi piace, e anche con chi non mi piace, se ritengo che ne abbia voglia, perché da che mondo è mondo la vagina è la mia, lo spirito pure e la morale altrettanto.
Non mi sognerei mai di dire alle vergini che il pisello è cosa sacra e che dovrebbero divertirsi di più, nello stesso modo le timorate di Dio si facciano un bagaglio di fatti loro sul modo (proprio o meno) con cui uso un rossetto rosso fuoco.
E fin qua direi che ci siamo. Che siamo umanamente tutti d’accordo.
Che nella teoria ognuno si fa i fatti suoi. Nella teoria appunto.
Perché poi, parlando con le persone, scopro come la moltitudine dei condizionamenti sul sesso vada ben oltre al Lo faccio perché mi va, o No non lo faccio perché non mi va, grazie.
Quando ci sono di mezzo morale ed etica, ognuno ha una miriade di preconcetti, di esperienze vissute o sentite, di preamboli educativi, di conseguenza risulta quasi impossibile imbastire un discorso razionale.
Mi trovo circondata da donne meravigliose che hanno paura di poter essere considerate solo una scopata.
Come se andare a letto con qualcuno, godere insieme, abbracciarsi nel buio di una stanza, corrispondesse ad una lettera scarlatta impressa a fuoco, una P di Puttana che ci impedirà di trovare una persona che possa amarci, qualcuno che fuggirà a gambe levate davanti a tale prova di promiscuità sessuale, uno che non ci voglia sposare (che Dio non voglia, sorelle!).
Siamo talmente impaurite dal non piacere, da esserci dimenticate cosa vogliamo noi.
Innanzitutto, se a un maschio non piacciamo non sono affari nostri. Possiamo raccontarci che si sia perso una persona meravigliosa, che sia di fatto un idiota, che non ci meriti e un sacco di altre frasi fatte che non contano nulla.
L’unica verità è che se uno non ci vuole Fottecazzo.
Poi. Noi lo desideriamo davvero nella nostra vita?
Perché sento donne che hanno così paura di non essere apprezzate, Ho due lauree, sono carina, simpatica, che c’è che non va in me? (in teee?), da essersi scordate se il loro maschio preferito abbia le caratteristiche per essere un accompagnatore ideale.
Hanno così paura di dare “l’idea sbagliata”, da non prendere in considerazione il proprio volere e nemmeno il proprio valore.
E il valore di una donna, non si misura da quanti partner ha avuto, né se c’è stata la prima sera, tanto meno se il suo piatto preferito sia la pecorina o il missionario. Non acquisirà prestigio nemmeno se si farà chiamare Maria Goretti di secondo nome.
Avete voglia di fare sesso e poi ciao?
Ci sta. Ci sta eccome. Ci sta sempre.
Siate chiare con voi stesse e fate ciò che vi rende felici. Perché una notte rock’n’roll non vi svilisce come donne.
Vi svilisce semmai non rispettare la vostra natura, castrandovi i pensieri.
Vi svilisce inseguire un uomo che non vi vuole.
Vi svilisce pensarvi come se foste inanimati oggetti del piacere che un uomo può prendere e lasciare senza il vostro permesso.
Vi svilisce come donne umiliarvi. E il sudore, la pelle, i gridolini entusiasti non hanno nulla a che fare con la dignità.
Decidete voi chi sarà il prossimo fortunato. Decidete voi come impiegare la notte. Nessun altro.
Siete donne. Siamo donne. Abbiamo il diritto di andare con chi ci pare e il dovere di stare bene.
Le puttane (se proprio la nostra società ci obbliga ad usare questo termine), non sono quelle che usano il proprio corpo come più le aggrada, ma quelle che mentono, quelle che circuiscono, quelle che se ne approfittano.
Proteggetevi. Amatevi. Amate il vostro corpo. Divertitevi.
Agite seconda il carattere che avete. Secondo la vostra morale. Vostra.
L’immagine che date al mondo esterno, è uguale a quella che pensate di voi stesse.
Il resto sono paranoie. E occasioni perse per essere felici.
condivido totalmente
Da porno scintille lo speravo tantissimo! 😉 Grazie baby!
Uh, addirittura! Sei tu che hai scritto un bellissimo post!
la prima volta che questo pensiero è entrato nella mia testa, non se n’è più andato. e, nonostante fossi sposata con una persona frigida e infinitamente deprimente, non mi sono sentita in colpa nemmeno una volta. ecco, ho solo pensato che avevo davvero perso un sacco di belle cose nella vita.
<3 <3 <3
Prima di dare del fridigio e deprimente a qualcuno, non hai pensato che magari sei tu la causa di quelle brutte caratteristiche?
Se permetti dopo 13 anni insieme ne avrò saputo qualcosa. Deprimente stava per sofferente di depressione, e ti assicuro che prima di arrivare a questa decisione ho provato tutto quello che potevo, con lui, per noi è insieme a lui. Non è così semplice conoscere la storia di un altro e soprattutto non è molto sensato darne dei giudizi affrettati
Se permetti dopo 13 anni insieme ne avrò saputo qualcosa. Deprimente stava per sofferente di depressione, e ti assicuro che prima di arrivare a questa decisione ho provato tutto quello che potevo, con lui, per noi è insieme a lui. Non è così semplice conoscere la storia di un altro e soprattutto non è molto sensato darne dei giudizi affrettati
(l’ho ripostato perché ero uscita come anonimo, avendo risposto da smartphone)
Se tutti vivessimo la sessualità così come la desideriamo senza inibizioni sarebbe un mondo più bello ed equilibrato..
Cos’è una scopata extra di tanto grave??
Non sarebbe fantastica condividerla nel rapporto di coppia?
Questo dipende dal concetto di coppia di ciascuno, dalla propria moralità e al valore che si dà alla fedeltà.
Ecco si ne convengo.. É proprio la parola moralità che secondo me limita.. per me amorale é venire meno a impegni, aspettative e quant’altro, ma se il rapporto fosse a sessualità libera.. non so.. nella mia mente immaginerei una comunità più serena e felice
Sì ma la morale non può slegarsi dalla sessualità. Perché se fosse come dici tu, sarebbe accettato tutto. E il sesso si incastra sempre con il resto.
Per esempio secondo il tuo ragionamento sarebbe giusto andare a letto con la ragazza del tuo amico, o con la moglie di tuo padre, o con la ragazza di tuo figlio. Per alcuni effettivamente è così, ma diciamo che non sono comportamenti “socialmente accettati”.
Perché è impossibile creare una morale comune, che vada bene per tutti. Quindi si stabiliscono delle “regole” basate sul buon senso e poi che ognuno faccia come gli pare.
Anche perché il tuo ragionamento non comprende chi, ad esempio, non ha nessun interesso verso il sesso. Forse è più limitante dire “Sessualità libera” che stabilire delle regole di base, che sono però, trasgredibili. A buon senso, appunto.
Concordo pienamente con il concetto che hai espresso magistralmente.. A buon senso, anche perché verso taluni soggetti che hai posto come esempio sarebbe impensabile/improbabile avere rapporti di qual si voglia sfaccettatura sessuale
Giusto per dire ma se ingrassi non solo ti cederanno le ginocchia, ma avrai meno tempo da vivere come persona poco attraente e probabilmente depressa (:
Saranno sempre affari miei e di nessun altro. Magari la mia felicità sta negli zuccheri, che creano allegria. Che ne sai. 🙂
Nessuna paura. Libera scelta. Che sia socialmente accettata o meno.
dove sono cresciuta io il corpo non è tuo e la verginità è uno dei valori più importanti di una donna. dove sono cresciuta io desiderare fisicamente un uomo (soprattutto non disponibile) significa doversi sentire una persona orribile. e purtroppo per quanto una cerchi di usare la propria razionalità questo tipo di condizionamenti (se fai sesso finisci all’inferno) una se li porta dietro per sempre. invidio tantissimo il tuo modo di ragionare libero dai condizionamenti dei giudizi degli altri! 😉
Rosemary lo sappiamo come funziona, il contesto fa tanto, l’educazione pure.
Io sono cresciuta a Padova, dove se vai a letto con più di 2 persone prima dei 20 anni lo sanno tutti e sei una puttana, ma in una famiglia dove il sesso non è mai stato un taboo, anzi, un simpatico argomento di discussione.
Poi ho vissuto 5 anni a Milano e mi è servito tanto, perché mi sono resa conto in seguito, di non essere molto diversa dalle provinciali che detestavo.
Credo quindi che il contesto possa creare danni o possibilità, ma sta solo a noi affermare la nostra natura e la nostra indipendenza, perché se la gente vuole parlare, parla. Anche se arrivi vergine al matrimonio e passi le giornate in chiesa.
Quindi non vale la pena seguire la morale altrui.
Un bacio
Io mi riferivo al contesto familiare e non geografico. Fortunatamente sono nata e cresciuta a Milano, non oso immaginare come sarebbe stato crescere in un paesino con la famiglia. o.O Purtroppo è vero che la gente ha sempre qualcosa da dire, qualsiasi cosa tu faccia 😉
Bello bellissimo super bello!
Dovrebbero farlo leggere alle elementari. Tu infondi fiducia pura.
Brava!
Grazie!!! <3
io faccio fatica. Da quando mi sono separata ho avuto una breve relazione. Stop. Il lato sessuale mi manca. Tanto. Ma, non so se siano paranoie, c’è che io se un uomo non lo conosco un pò se almeno non mi ci affeziono, non riesco.
Poi si, devo togliermi dalla testa di essere sempre io quella sbagliata.
E’ che loro, gli uomini, ti ci fanno sentire sbagliata.
Ho sentito certi discorsi sessisti e volgari tra uomini, sui mezzi pubblici, che mi han dato il voltastomaco. Uomini di tutte le età, purtroppo, anche giovani che dovrebbero essere più moderni, più aperti mentalmente.
Le loro partner occasionali le chiamano “vacche”, ma perchè? Se siete stati bene assieme, avete condiviso il piacere, perchè denigrare poi?
Prima vi piacevano, il giorno dopo non più?
Cosa è cambiato in loro ma, soprattutto, un uomo che si concede subito che cosa è?
Sulla stessa lunghezza d’onda uno poco serio, di cui non fidarsi, no?
Io non riesco a lasciar correre a non pensarci.
Ogni volta che sento queste cose ci resto proprio male, amareggiata.
Mi auguro che le mie figlie possano crescere più disinibite e serene di me.
A me le amiche dicono che penso troppo.
Forse è vero.
Ma mi accetto per quella che sono.
Grazie della riflessione, sempre utile : )
Vedi cara,
gli uomini in branco sono pericolosi e stronzi come le donne in branco. Io con le miei amiche non mi risparmio e non credo che i nostri discorsi siano più eleganti.
Il punto è che questi individui presi singolarmente, sono di un’insicurezza patologica, quasi tenera.
E allora che fare?
Continuare a farli parlare, perché chissenefrega.
Tanto se sei brava a letto sei vacca, se sei così così sei frigida, se sei morbida sei una cicciona, se sei magra sei una scopa in culo. Se dovessimo dar retta a quello che la gente pensa non usciremmo più di casa.
Quindi fottecazzo.
Per quanto riguarda te, ognuno nella vita deve fare quello che si sente. Se tu non sei una da “na botta e via”, non farlo. Ti sentiresti svilita e svuotata.
Ognuno ha un rapporto diverso con la propria sessualità e va bene così.
Un bacio
nonostante la premessa, il post è assai femminista (oltre che assai bello). 😀
Non lo so, non sono moto convinta, ma grazie del complimento!
Che problema c’è a dire che è femminista? Il femminismo non punta alla prevaricazione, alla superiorità della donna sull’uomo, ma alla parità. Quindi perché tutta quell’odiosa premessa contro il femminismo; peccato, perché per il resto condivido pienamente l’articolo.
Perchè non lo sono.
Anche dire che si è vegetariani è molto Figo e non c’è nulla di male, ma a me piace la carne.
Allora è meglio accantonare l’idea che sia bello appartenere a uno “schieramento”, ed essere fedeli a quelle che sono le proprie idee in generale, non solo in base a un dato argomento.
Rispetto il tuo punto di vista, che in teoria è molto condivisibile, ma se guardiamo la realtà ci rendiamo conto che in occidente culturalmente c’è ancora un sessismo dilagante (anche nei confronti degli uomini). Poi c’è l’aspetto economico: le donne sono in media pagate meno che gli uomini (e questo soprattutto per mancanze politiche).
In altri paesi alle donne vengono negati i diritti più elementari: le cure mediche, l’istruzione; e vengono effettuate pratiche disumane come l’infibulazione.
Per farla breve, e mi spiace di doverla fare breve, c’è purtroppo bisogno ancora oggi di uno “schieramento” per usare le Sue parole: anch’io sarò felice il giorno che i vegetariani non dovranno definirsi tali, e le femministe pure. Ma oggi non è quel giorno
Rosemary lo sappiamo come funziona, il contesto fa tanto, l’educazione pure.
Io sono cresciuta a Padova, dove se vai a letto con più di 2 persone prima dei 20 anni lo sanno tutti e sei una puttana, ma in una famiglia dove il sesso non è mai stato un taboo, anzi, un simpatico argomento di discussione.
Poi ho vissuto 5 anni a Milano e mi è servito tanto, perché mi sono resa conto in seguito, di non essere molto diversa dalle provinciali che detestavo.
Credo quindi che il contesto possa creare danni o possibilità, ma sta solo a noi affermare la nostra natura e la nostra indipendenza, perché se la gente vuole parlare, parla. Anche se arrivi vergine al matrimonio e passi le giornate in chiesa.
Quindi non vale la pena seguire la morale altrui.
Un bacio
Se tutti vivessimo la sessualità così come la desideriamo senza inibizioni sarebbe un mondo più bello ed equilibrato..
Cos’è una scopata extra di tanto grave??
Non sarebbe fantastica condividerla nel rapporto di coppia?
Questo dipende dal concetto di coppia di ciascuno, dalla propria moralità e al valore che si dà alla fedeltà.
Sì ma la morale non può slegarsi dalla sessualità. Perché se fosse come dici tu, sarebbe accettato tutto. E il sesso si incastra sempre con il resto.
Per esempio secondo il tuo ragionamento sarebbe giusto andare a letto con la ragazza del tuo amico, o con la moglie di tuo padre, o con la ragazza di tuo figlio. Per alcuni effettivamente è così, ma diciamo che non sono comportamenti “socialmente accettati”.
Perché è impossibile creare una morale comune, che vada bene per tutti. Quindi si stabiliscono delle “regole” basate sul buon senso e poi che ognuno faccia come gli pare.
Anche perché il tuo ragionamento non comprende chi, ad esempio, non ha nessun interesso verso il sesso. Forse è più limitante dire “Sessualità libera” che stabilire delle regole di base, che sono però, trasgredibili. A buon senso, appunto.
Che problema c’è a dire che è femminista? Il femminismo non punta alla prevaricazione, alla superiorità della donna sull’uomo, ma alla parità. Quindi perché tutta quell’odiosa premessa contro il femminismo; peccato, perché per il resto condivido pienamente l’articolo.
Perchè non lo sono.
Anche dire che si è vegetariani è molto Figo e non c’è nulla di male, ma a me piace la carne.
Allora è meglio accantonare l’idea che sia bello appartenere a uno “schieramento”, ed essere fedeli a quelle che sono le proprie idee in generale, non solo in base a un dato argomento.
Bella riflessione. ..condivido in pieno ..la vita è una e la vivo come mi pare ..tanto chi vuole criticare lo farà comunque e sotto sotto rosica…
Accidenti quanto condivido questa filosofia!!
Bella riflessione. ..condivido in pieno ..la vita è una e la vivo come mi pare ..tanto chi vuole criticare lo farà comunque e sotto sotto rosica…
<3 <3 <3
Accidenti quanto condivido questa filosofia!!
Belle parole.. In teoria nn c sarebbe nulla di sbagliato.. Ma quando si tratta d mettere in pratica questa mentalità la storia é ben diversa.. Parto dal presupposto di non essere un maschilista, cerco solo di vedere le cose come stanno, trovo giusto che una donna faccia quello che vuole col suo corpo anzi ben venga questa mentalità, “chiú pilu per tutti” é l’inno che tutti noi maschi vorremmo si avverasse, a pensarci obiettivamente sarebbe forse il modo migliore per vivere piu sereni e ci si toglierebbe un sacco d stress in modo gratuito… Aiuta anche la linea, il problema forse è che proprio tra voi donne si crea l’ostacolo maggiore, quando una donna mette in pratica questa mentalità si creano automaticamente una marea di critiche, bisbigli, risate alle spalle e cose a volte peggiori, per quanto possa essere brutto é “capibile” che gli uomini possano targare una donna in un certo modo, é brutto certo… Il fatto è che la donna/ragazza non riceve nessun supporto dalle altre anzi molte volte le ha contro e per questo molte volte risultate poco credibili ai nostri occhi… Trovo difficile che avrete queste libertà se per prime non vi aiutate tra d voi
Io credo che dipenda. Ho amiche con le quali mi battevo il cinque quando facevo del sesso occasionale ed ora che single loro, la cosa è reciproca.
Non tutte le donne sono nemiche delle donne, come non tutte le donne sono serpi invidiose.
Io non ne ho mai trovate, forse perché ho un concetto molto solido dell’amicizia e ricerco le amiche come cercavo un fidanzato. Senza mai buttarmi sul primo venuto, ma selezionando.
Detto ciò hai ragione sulle voci.
Il punto è che non possono renderci schiavi.
Se non ti criticheranno perché sei promiscua lo faranno perché hai i capelli di un colore strano, perché tuo padre in gioventù ha fatto qualche cazzata, o perché ti sei sposata giovane o perché non vuoi sposarti mai.
La gente che parla lo fa perché ha una vita poco interessante e questo non cambierà mai.
Quindi che parli.
Ovviamente le critiche non mancano mai nella vita.. É così.. Io mi riferivo alla poca “autoprotezione” che avete tra voi donne, il piu delle volte ne siete promotrici voi delle critiche, se vogliamo per comodità dar colpa di ciò alla natura femminile lo si può concedere e pazienza, ma in un occasione in cui sono degli uomini a muovere critiche e nomi verso una donna per qualche gesto/ atteggiamento dubbio difficilmente una donna interverrà in difesa, anzi non perderà occasione per agitar le acque.. Tra voi manca l’empatia , manca l’autoprotezione (al di fuori del discorso delle amicizie che cambia comunque il discorso) , sento tanti discorsi appunto su” il corpo é mio e me lo gestisco” però finché non vi sosterrete tra di voi non cambierà molto
Belle parole.. In teoria nn c sarebbe nulla di sbagliato.. Ma quando si tratta d mettere in pratica questa mentalità la storia é ben diversa.. Parto dal presupposto di non essere un maschilista, cerco solo di vedere le cose come stanno, trovo giusto che una donna faccia quello che vuole col suo corpo anzi ben venga questa mentalità, “chiú pilu per tutti” é l’inno che tutti noi maschi vorremmo si avverasse, a pensarci obiettivamente sarebbe forse il modo migliore per vivere piu sereni e ci si toglierebbe un sacco d stress in modo gratuito… Aiuta anche la linea, il problema forse è che proprio tra voi donne si crea l’ostacolo maggiore, quando una donna mette in pratica questa mentalità si creano automaticamente una marea di critiche, bisbigli, risate alle spalle e cose a volte peggiori, per quanto possa essere brutto é “capibile” che gli uomini possano targare una donna in un certo modo, é brutto certo… Il fatto è che la donna/ragazza non riceve nessun supporto dalle altre anzi molte volte le ha contro e per questo molte volte risultate poco credibili ai nostri occhi… Trovo difficile che avrete queste libertà se per prime non vi aiutate tra d voi
Ovviamente le critiche non mancano mai nella vita.. É così.. Io mi riferivo alla poca “autoprotezione” che avete tra voi donne, il piu delle volte ne siete promotrici voi delle critiche, se vogliamo per comodità dar colpa di ciò alla natura femminile lo si può concedere e pazienza, ma in un occasione in cui sono degli uomini a muovere critiche e nomi verso una donna per qualche gesto/ atteggiamento dubbio difficilmente una donna interverrà in difesa, anzi non perderà occasione per agitar le acque.. Tra voi manca l’empatia , manca l’autoprotezione (al di fuori del discorso delle amicizie che cambia comunque il discorso) , sento tanti discorsi appunto su” il corpo é mio e me lo gestisco” però finché non vi sosterrete tra di voi non cambierà molto
Magari prima di scrivere un “articolo” impara cosa vuol dire la parola femminismo.
Magari prima di commentare, capisci il senso.
Io mi ritengo femminista,ma il mio slogan preferito non è “conquisteremo il mondo”,ma “conquisteremo l’uguaglianza”. Tu affermi di non voler aderire ad uno schieramento,ma neanche io lo voglio. Vi sono sicuramente alcune femministe troppo esaltate,ma vi assicuro che l’essenza vera del femminismo è tutt’altro. Eppure ancora si tende ad identificare le femministe con questi elementi estremisti. Io sono femminista,ma non odio gli uomini. Anzi li amo,e proprio per questo mi oppongo a quegli stereotipi che in qualche modo limitano anche loro. Non sono violenta, non mi interessa conquistare il mondo,ma anzi,credo nella completa uguaglianza tra i sessi,che ritengo che in Italia non sia ancora stata raggiunta completamente. Sono femminista,perchè penso tutte le cose che hai scritto qui. A parte la tua definizione di puttana,che potevi sinceramente tenere per te. E se abbiamo ottenuto dei diritti,”silenzisamente prima,scalciando,sbraitando poi” è proprio grazie al movimento femminista,ma le donne ormai l’hanno dimenticato. Ora noi donne abbiamo raggiunto molti obiettivi,ma esistono ancora gli stereotipi di cui parli tu,e perciò esistono ancora persone che si ritengono femministe. Evitiamo di parlare senza sapere,per favore. E io non sono neanche maggiorenne,e non so se ho ancora le idee chiare,ma dico solo che se il femmimismo fosse come tu lo descrivi,mi disgusterebbe. Rifiuto ogni imposizione autoritaria,non voglio conquistare il mondo,ma non sto dalla parte di chi vorrebbe conquistarlo. Per questo sono femminista. Informatevi.
L’ignoranza di questo commento, travestito da perle di saggezza, è imbarazzante.
Informati tu e studia, che sei giovane e si vede.
Cara Giulia, rifiuti ogni imposizione autoritaria, ma sei qui a spiegarci perché le tue idee siano giuste e le mie sbagliate.
E questo è il motivo per cui evito di schierarmi da una o dall’altra parte. Perché ci sarà sempre qualcuno che mi farà notare di essere nella trincea sbagliata. Ed è un dibattito – quello se la mia natura sia più o meno femminista – al quale non sono interessata. Sono idee che non mi appartengono.
Sei giovane e spero che da adulta sarei meno rigida con il pensiero altrui, perché a me, che tu sia femminista interessa poco.
So di non esserlo io e questo mi basta e a 30 anni so bene di cosa stia parlando. Porta avanti le tue idee, se vuoi combatti per esse e lascia che gli altri la pensino in maniera diversa. Ed evita parole come “Informatevi evitiamo di parlare senza sapere”, perché dimostrano un’arroganza dalla quale scappo.
Io parlo di civiltà. E basta. Se poi a questa vuoi aggiungerci connotati personali, fai tu.
Detto ciò trovo ammirevole che una “non ancora maggiorenne” porti avanti un pensiero tanto complesso.
Ciao!
Innanzitutto mi scuso se il mio commento è risultato troppo aggressivo,nel momento in cui l’ho scritto ero un po’ infastidita nel leggere quell’introduzione in un articolo tanto bello. Vedere negate le mie idee da una persona che ha scritto molte cose che condivido mi ha fatto in qualche modo sentire attaccata.
Non avevo intenzione di dire che le mie idee sono più giuste di quelle degli altri, se avessi detto cose opposte a quelle nell’articolo avrei semplicemente pensato che la pensi diversamente da me. Nessuno può decidere se un’idea sia giusta o sbagliata. Quello che ho contestato è la tua interpretazione del femminismo,proprio in un articolo che presenta molte argomentazioni femministe, che mi pare un po’ influenzata da alcuni stereotipi in cui molti credono,ma che non penso che corrispondano alla realtà,visto che conosco delle persone femministe e io stessa mi ritengo tale.Ma so che un gruppo di persone non può certo rappresentare una categoria intera,e magari tu potresti aver avuto esperienze diverse. Semplicemente so che alcune persone non sanno molto del femminismo e parlandone male senza sapere contribuiscono a rinforzare gli stereotipi,ma non so se sia il tuo caso.
E il miglioramento della propria condizione non è certo una guerra,ma non è detto che schierarsi sia una cosa negativa,a volte non schierarsi da nessuna parte significa schierarsi con il più forte. Non ho deciso di essere femminista per schierarmi da qualche parte,non vorrei certo provare a fare la paladina della giustizia,solo che a un certo punto mi sono resa conto di pensare che in molte cose le femministe hanno ragione. E informarmi sull’argomento mi ha aiutata molto a cambiare il mio pensiero,visto che prima la pensavo in maniera molto diversa. Quindi volevo invitarti a conoscere di persona queste femministe di cui parli,se ancora non lo hai fatto,potresti cambiare idea come ho fatto io,ti assicuro che nessuno vuole comandare il mondo,imporre il matriarcato o cose del genere,quello che io vorrei è che anche in Italia le donne potessero avere l’uguaglianza che hanno ottenuto in Paesi come la Germania. È un peccato che permanga questa concezione così negativa.
Nonostante ciò che ti ho fatto notare complimenti per il bellissimo articolo,le italiane dovrebbero leggere più spesso queste cose.
Giulia, tu sei molto giovane e ti manca ancora un po’ da vedere.
Io a 30 anni queste cose le ho già fatte. Le ho già viste e le ho volute conoscere.
E consapevolmente ho pensato che non facessero per me.
Faccio parte di una famiglia assolutamente matriarcale con una zia che negli anni ’70 manifestava in piazza con le vere femministe, ha visto cambiare questo paese e probabilmente ne è stata anche (seppur in piccola parte), responsabile.
E ancora una volta, io dico no grazie.
Ma dico sì alla civiltà.
E questo è un pensiero molto più ampio.
Un bacio
Una serie di frasi, un post bellissimo, e ci si concentra solo su una parola. Criticate di meno e godete di più (delle bellezza dell’articolo).
amen.
Io mi ritengo femminista,ma il mio slogan preferito non è “conquisteremo il mondo”,ma “conquisteremo l’uguaglianza”. Tu affermi di non voler aderire ad uno schieramento,ma neanche io lo voglio. Vi sono sicuramente alcune femministe troppo esaltate,ma vi assicuro che l’essenza vera del femminismo è tutt’altro. Eppure ancora si tende ad identificare le femministe con questi elementi estremisti. Io sono femminista,ma non odio gli uomini. Anzi li amo,e proprio per questo mi oppongo a quegli stereotipi che in qualche modo limitano anche loro. Non sono violenta, non mi interessa conquistare il mondo,ma anzi,credo nella completa uguaglianza tra i sessi,che ritengo che in Italia non sia ancora stata raggiunta completamente. Sono femminista,perchè penso tutte le cose che hai scritto qui. A parte la tua definizione di puttana,che potevi sinceramente tenere per te. E se abbiamo ottenuto dei diritti,”silenzisamente prima,scalciando,sbraitando poi” è proprio grazie al movimento femminista,ma le donne ormai l’hanno dimenticato. Ora noi donne abbiamo raggiunto molti obiettivi,ma esistono ancora gli stereotipi di cui parli tu,e perciò esistono ancora persone che si ritengono femministe. Evitiamo di parlare senza sapere,per favore. E io non sono neanche maggiorenne,e non so se ho ancora le idee chiare,ma dico solo che se il femmimismo fosse come tu lo descrivi,mi disgusterebbe. Rifiuto ogni imposizione autoritaria,non voglio conquistare il mondo,ma non sto dalla parte di chi vorrebbe conquistarlo. Per questo sono femminista. Informatevi.
Una serie di frasi, un post bellissimo, e ci si concentra solo su una parola. Criticate di meno e godete di più (delle bellezza dell’articolo).
amen.
Magari prima di commentare, capisci il senso.
Innanzitutto mi scuso se il mio commento è risultato troppo aggressivo,nel momento in cui l’ho scritto ero un po’ infastidita nel leggere quell’introduzione in un articolo tanto bello. Vedere negate le mie idee da una persona che ha scritto molte cose che condivido mi ha fatto in qualche modo sentire attaccata.
Non avevo intenzione di dire che le mie idee sono più giuste di quelle degli altri, se avessi detto cose opposte a quelle nell’articolo avrei semplicemente pensato che la pensi diversamente da me. Nessuno può decidere se un’idea sia giusta o sbagliata. Quello che ho contestato è la tua interpretazione del femminismo,proprio in un articolo che presenta molte argomentazioni femministe, che mi pare un po’ influenzata da alcuni stereotipi in cui molti credono,ma che non penso che corrispondano alla realtà,visto che conosco delle persone femministe e io stessa mi ritengo tale.Ma so che un gruppo di persone non può certo rappresentare una categoria intera,e magari tu potresti aver avuto esperienze diverse. Semplicemente so che alcune persone non sanno molto del femminismo e parlandone male senza sapere contribuiscono a rinforzare gli stereotipi,ma non so se sia il tuo caso.
E il miglioramento della propria condizione non è certo una guerra,ma non è detto che schierarsi sia una cosa negativa,a volte non schierarsi da nessuna parte significa schierarsi con il più forte. Non ho deciso di essere femminista per schierarmi da qualche parte,non vorrei certo provare a fare la paladina della giustizia,solo che a un certo punto mi sono resa conto di pensare che in molte cose le femministe hanno ragione. E informarmi sull’argomento mi ha aiutata molto a cambiare il mio pensiero,visto che prima la pensavo in maniera molto diversa. Quindi volevo invitarti a conoscere di persona queste femministe di cui parli,se ancora non lo hai fatto,potresti cambiare idea come ho fatto io,ti assicuro che nessuno vuole comandare il mondo,imporre il matriarcato o cose del genere,quello che io vorrei è che anche in Italia le donne potessero avere l’uguaglianza che hanno ottenuto in Paesi come la Germania. È un peccato che permanga questa concezione così negativa.
Nonostante ciò che ti ho fatto notare complimenti per il bellissimo articolo,le italiane dovrebbero leggere più spesso queste cose.
Mi spiace farti notare che il tuo è decisamente un post femminista perché essere femminista significa considerare le donne esattamente al pari degli uomini in tutto e per tutto e mi dispiace che in italia ci sia una concezione così negativa del termine tanto da dover giustificare quello che si ha da dire con “io non sono femminista” per paura di non essere presi sul serio
Sono presa molto meno sul serio a scrivere che non sono femminista, considerato che il mio pubblico è al 95% femminile.
Ma no. Non sono femminista. E femminismo non significa solo parità. Quella dovrebbe essere civiltà. Allora sì, sono per la civiltà.
Mi spiace farti notare che il tuo è decisamente un post femminista perché essere femminista significa considerare le donne esattamente al pari degli uomini in tutto e per tutto e mi dispiace che in italia ci sia una concezione così negativa del termine tanto da dover giustificare quello che si ha da dire con “io non sono femminista” per paura di non essere presi sul serio
Sono presa molto meno sul serio a scrivere che non sono femminista, considerato che il mio pubblico è al 95% femminile.
Ma no. Non sono femminista. E femminismo non significa solo parità. Quella dovrebbe essere civiltà. Allora sì, sono per la civiltà.