Mentre perdevo l’esame di Sociologia per lobotomizzarmi davanti a Sex and the City, la sua protagonista assoluta, Carrie, faceva sapere al pianeta di non essere Carrie.
Cioè.
Mentre noi abbiamo passato anni a sognare Manolo Blahnik da 400 dollari, partecipare a parties esclusivi con uomini da frustrare in una gabbia sospesa, perdonare l’ennesimo stronzo bugiardo perché se c’era speranza per Mr. Big, allora ce ne sarebbe stata anche per quello che non ci chiamava, la cara Sarah Jessica Parker informava il mondo che lei, tutto sto magnifico luccichio, in realtà lo odiava.
Che nella vita reale non beveva manco un Gingerino, che le sue scarpe preferite erano le Adidas, che non fumava neanche le sigarette di cioccolato, che l’alta moda solo sul Red Carpet e che la promiscuità sessuale le faceva paura come l’Aids negli anni ’80.
Quest’anno, si celebra il cinquantesimo compleanno della cavallina Sarah (che poi spiegatemi per quali astrusi motivi la ritenessimo bella), e lei non ha mancato di farci sapere, again and again, per la millesima volta, di non essere Carrie.
Se avete indossato tacchi 15 per assomigliarle, gran cazzi vostri.
Se siete uscite con la pancia scoperta e vi siete beccate il cagotto, ben vi sta, sprovvedute.
Quello stronzo non andava perdonato, perché gli stronzi vanno mandati a morte, mica sposati.
Le sigarette fanno male.
I party fino a tardi sono dannosi per la salute della nostra pelle.
L’alcol uccide.
Anche la noia, Sarah, qualcuno te l’ha detto?
Io non so cosa ne pensiate voi a riguardo.
Ma io un po’ tradita, mi sono sentita.
Insomma. Che bisogna c’era?
Mica recitava in The Walking Dead e desiderava chiarire che la carne umana non l’ha mai soddisfatta.
Mica faceva parte del cast di Breaking Bad, e Le canne mai e poi mai, sappiatelo ragazzi la droga fa male.
Insomma Sarah, tutto sto pippone perché volevi discostarti dal tuo personaggio. – Quello che per altro ti ha reso favolosa –
Una donna intelligente, ironica, single, mai patetica, amante del sesso occasionale, lavoratrice creativa (lo capivamo anche noi che si trattava di finzione, perché se scrivo di sesso ad minchiam, mica posso permettermi un appartamento nel West Village, babbea).
E così mia Sarah mignon, ci hai fatto credere per ben sei stagioni e due film (mediocri), che essere single è bello, anzi bellissimo, che l’amicizia tra donne esiste, ed è sensazionale, e che possiamo avere un sacco di partner occasionali senza essere chiamate Bottane.
Che si può bere una bevanda dal colore improbabile ed essere sensuali, che se si abbandona un ragazzo meraviglioso per uno emotivamente non disponibile, non siamo cretine, ma umane e le donne, tutte, sono Dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, perché se ce lo dice la Fiorella ci crediamo, se ce lo diceva Carrie ne facevamo il nostro mantra.
Tutto questo, per poi dirci in ogni salsa Non sono Carrie. Non mi piace Carrie. Sono diversa da Carrie. Mi sta sul culo Carrie. GneGneGnè.
A me, sta Carrie Bradshaw piaceva un casino. Peccato che non piacesse a te.
Carrie. Non Carry.
C’hai ragione. L’ho scritto metà giusto, metà sbagliato. Si vede che mi ero fatta prendere dal finale. Grazie della segnalazione, corretto!
è proprio vero che la tv ha resettato il cervello di molti esseri umani tanto da confondere la fiction con la realtà, ehiii donne meno menate intellettuali non esistono principi azzurri, ehiii uomini meno pippe mentali non siete principi azzurri, semplicemente badate alla sostanza cioè rendete felice il vostro partner anche se temporaneo.
lei è Carrie una finzione studiata a tavolino per fare soldi vendendo un prodotto fasullo (forse simpatico) ad un pubblico prettamente femminile che sogna d’avere una vita diversa, lo stesso principio utilizzato per il film 50 sfumature di grigio che tu Mary.G hai perfettamente inquadrato come presa per il culo.
Ora posso morire, non mi resta nulla. Tutte le certezze svanite in un attimo. #maledetta.