Nella mia vita ho recitato qualsiasi tipo di ruolo.
Sul palco delle buone intenzioni, sono stata protagonista di storie d’amore meravigliose con uomini che mi erano completamente devoti, ma ho avuto anche relazioni marce e scontate, la mia dignità è stata presa e buttata nel cesso più volte, mi sono disperata, ho giocato alla casalinga senza arte e sono stata l’altra donna.
L’altra donna, la puttana, la rovina famiglie, quella nel buio, quella messa in disparte durante le feste, quella da incontrare nei motel e nei ristoranti di periferia.
Questo per dire che ho varcato la barricata e mi sono spostata dall’una, all’altra trincea.
Però nonostante la mia imperfetta vita sentimentale, non ho mai capito l’accanimento verso le amanti.
Quelle single o impegnate, che decidevano di farsi un giro in giostra con il mio uomo, colui che ventiquattro ore prima aveva giurato di desiderare solo me.
Quello con cui pensavo di mettere al mondo tanti bambini biondi e di passare i successivi cinquanta Natali davanti ad un albero stracolmo di lucine colorate.
Lei, la strega che infangava la purezza della mia storia per del sesso – a mio avviso – troppo modesto, quella che si metteva in mezzo ad una favola, quella cagna che per spirito solidale femminile avrebbe dovuto dimostrare un po’ di comprensione, farsi da parte, Un po’ di amor proprio, un po’ di rispetto verso una relazione felice.
Ed invece no, come un piccolo ragno tessitore, aveva creato la sua ragnatela intorno ai miei sogni, per poi distruggerli. Che stronza.
Devo dire però, che a parte quell’attimo di nervoso iniziale in cui avrei preso la donzella per i capezzoli per immergerla in una vasca di scorpioni velenosissimi, nell’equazione delle mie storie fallite, l’amante non l’ho mai considerata più di tanto.
Sono sempre partita dal presupposto che non esista essere umano così meraviglioso, da potersi inserire in una coppia felice.
Nel momento in cui c’è una feritoia nel muro, la luce entra. Non ci sono cazzi.
Con commozione immensa recentemente ho letto quello che Paul Newman disse a proposito di sua moglie, con la quale condivise 50 anni di matrimonio felice, a proposito delle tentazioni di Hollywood: “Perché dovrei volere un hamburger, quando ho un filetto a casa?”
E non solo.
A me le amanti hanno sempre fatto un’infinita compassione.
Si trovano ad essere desiderate perché posseggono quel qualcosa che le fidanzate non hanno. Piccolezze, s’intende. Un po’ di dolcezza, un po’ di leggerezza, un po’ di inconsapevolezza, sempre voglia di fare sesso, mai una rottura di palle.
Però raramente vengono scelte, proprio perché tranne le piccolezze, non hanno nulla di eccezionale.
E se, sporadicamente, si ritrovano ad essere loro, le ufficiali, si rendono conto di aver ereditato un pacco pesantissimo.
Perché fare l’amante è facile, specie se non si ama colui che si vorrebbe sottrarre ad un’altra donna.
Si prende il bello di una persona e si lascia che la fidanzata si sorbisca i macigni.
I colleghi, il lavoro, la famiglia, il mutuo. Ma la quotidianità non sono i weekend lontani, né il rotolarsi per una notte intera tra le lenzuola di lino.
Le amanti sono quelle a cui è destinata l’infelicità.
E inoltre:
– Precarietà
– Nessuna sicurezza
– La certezza che alla sera lo stallone tornerà da un’altra persona
– Il dubbio di essere relegata per tutta la vita al ruolo marginale di concubina, trovandosi poi a quarant’anni senza aver costruito nulla, aspettando ancora un individuo che continua a non voler scegliere
– La certezza che prima che lui lasci la compagna, passerà tantissimo tempo
– La possibilità di essere tradita a propria volta
– Socialmente considerata una sporca meretrice, nonché donna indegna
Una vita d’inferno, povera donna.
E lui invece?
Ho visto donne, che volevano la testa dell’amante su un piatto d’argento, additandola pubblicamente, per poi riprendersi in casa il fidanzato appena 48 ore dopo aver scoperto il fattaccio.
Ecco, qui amiche, non ci siamo.
Cosa vi interessa se una donna ci prova con il vostro uomo?
Non dovrebbe essere lui a portarvi rispetto? Non dovrebbe essere lui che tiene le altre a distanza perché crede fortemente nel vostro progetto di vita in comune?
Non dovrebbe essere lui a dire No, grazie?
Che c’entra lei?
Nel momento in cui non è una vostra amica, avrà pur il sacrosanto diritto di fare avances a chi vuole?
Solo per dirvi, che è facile mettere una taglia sull’amante e poi far finta di niente con il fidanzato.
Volete qualcuno da sacrificare agli dei? Guardatelo, mangia alla vostra stessa tavola.
Ha preferito una scappatella alla vostra storia.
Prendetegli lo scalpo e andate a bervi una doppia vodka con la sgualdrina, che probabilmente vi ha fatto anche un piacere, aprendovi gli cocchi sulla mediocrità accanto a cui dormite ogni sera.
E poi parliamoci chiaro.
Se so che il mio uomo è stato con un’altra, quest’altra può anche tenerselo.
Poi andrò al canile, adotterò un cane e gli insegnerò ad avere il controllo del proprio pisello.
Standing ovation con 92 minuti di applausi.
È la persona della coppia da biasimare,non l’amante.
Secondo me però alcune amanti il problema del “se ha tradito può farlo ancora” neanche se lo pongono perché credono ancora nella chimera dell’uomo che cambia, e con me cambierà perché il nostro è vero amore. Per carità, c’è gente in coma da 10 anni che si risveglia, quindi può anche capitare che un uomo cambi per amore. Ma sono casi miracolati mirabolanti.
Chapeau!
😀
Sei eccezionale!
Wow! Grazie <3
Sapevo che c’era un post sull’argomento, sallo, non posso piu’ fare a meno di te 🙂
<3 <3 <3
<3 <3 Ma grazie!
Ciao oggi scrivo qui per risponderti.
Secondo me ci sono due categorie.
Le donne che pur sapendo che lui è impegnato/sposato/fidanzato e fanno di tutto per sedurlo…
Le donne che conoscono un uomo che dimentica/omette/nasconde di avere gia una relazione.
Forse a qualcuno non farà differenza invece per me si.
Partiamo dal presupposto che entrambi gli uomini l’adescato e l’adescatore sono degli stupidi. Entrambi deboli entrambi fedifraghi.
Ma è alle donne che penso.
O forse mi giustifico. ..
Se è lui ad essere impegnato e non riesce a farsi bastare ciò che ha a casa…l’amante non ha colpe di rovina famiglie. Perché anche lei è stata ingannata a sua volta. Però a differenza dell amante adescatrice ..l’amante adescata non si sente in colpa perché è lui ad aver fatto la scelta. E anche se continua a fare l’amante dopo aver scoperto la verità è perché la cosa non la riguarda. È lui a dover fare conto con la sua coscienza.
Adesso molte si inalbereranno perché la differenza a mio parere è sottile…ma c’è.
Condivido pienamente. E ti direi, al tempo, agii di conseguenza: io lasciai il mio allora marito e lei il suo da pochi mesi amante lo stesso giorno. E mi mandò gli auguri per l 8 marzo per qualche anno.
Un banale e semplicistica come lettura… Leggo spesso questo blog, ma in questo caso non sposo nessuna parola.
È proprio l’antagonista perenne fra donne che le rende solo femmine: questa lettura, non si muove di un centrimetro da lì!