Se domani mi svegliassi uomo, ti farei innamorare.
Ma non con quella tipica sfacciataggine del playboy incallito che va tanto di moda, perché mi sento irrinunciabile e le donne si tuffano volentieri nel mio letto. Non con quell’odiosa arroganza di chi pensa che pagando la cena a una donna, lei sicuramente ricambierà con una fellatio. Non per un’ulteriore tacca sulla cintura.
Sceglierei una donna che sappia di casa e di sfida. Insieme.
Sceglierei te.
La più danneggiata, la più emotivamente distrutta. Con quegli occhi di chi ne ha viste tante e la risata rumorosa di chi ne vuole vedere ancora.
Ti corteggerei.
Perché sono stanco di donne che si concedono emotivamente subito come se la seduzione fosse un gioco a tempo, Prendi me, scegli me, e invece la seduzione è gioco lento, ma lento non va più di moda in un mondo fluido come questo.
E io vorrei che tu, donna con la risata di chi ne vuole vedere ancora, imparassi ad apprezzare la lentezza. E invece ti hanno abituata ai like su Facebook, ai cuori su Instagram, che i cuori ormai sono solo su Instagram. Non ti danno più fastidio quei messaggi banali tutti uguali di chi copia, incolla e invia a tutti i contatti della rubrica. Ti sei persino abituata alle emozioni travestite da emoji, che a dire Ti voglio bene si fa troppa fatica.
E ti corteggerei perché sono stanco di uomini che se ne vanno subito, senza nessuna curiosità di chi hanno davanti, come se le donne fossero tutte uguali, tutte intercambiabili, sì la scelta è ampia, ma se con lei stai bene, perché cercare altro?
Mi presenterei a te, anche se ti vedessi intenta a chiacchierare in una mare di tue amiche, anche se avessi lo sguardo di una che ha appena perso qualcosa. Mi avvicinerei e ti direi Ciao. Non riesco ad immaginare nessun altro modo di iniziare una cosa bella che non sia con un Ciao. So che la tua orda di amiche-vichinghe mi giudicherà in un attimo, ma io voglio te, mica loro. Ma so che per avere te è meglio piacere anche a loro, quindi mi lascerei ispezionare, come un piccolo topo da laboratorio.
Ti racconterei di me, ma ti chiederei tanto della tua vita, delle tue passioni, di cosa ti piace fare la domenica, quando non hai una sveglia da rispettare e un’agenda pienissima che ti rende inquieta. Quando non hai un account Social da aggiornare con il tuo profilo migliore. Quando puoi rilassarti, posare l’armatura, la maschera e aprire agli scheletri che nell’armadio stanno prendendo polvere.
Ti farei ridere perché siamo tutti talmente concentrati su noi stessi che di far ridere gli altri non ci pensa più nessuno. E secondo me una donna che ride si innamora non solo prima, ma anche meglio. Perché ci innamoriamo tutti di testa, poco di cuore e niente di bocca, che se una donna ride, fa entrare l’amore.
Il giorno seguente ti chiamerei, perché santo cielo, che problema hanno tutti con le telefonate?
Le persone d’oggi whatsappano, chattano, messangessano, scrivono, twittano, ma hanno perduto la frenesia di comporre un numero, l’attesa di sentire una voce, la lotta interiore per riagganciare, la paura di disturbare. Il dilemma eterno di fare delle figuracce, come se fossimo tutti emotivamente esposti, come se fosse così facile far davvero delle figuracce.
Mio padre telefonava a mia madre a casa e rispondeva mia nonna, che lo sottoponeva al terzo grado. Eppure lui la chiamava, ogni giorno. Certo, adesso ci sono delle alternative, ma lo capite uomini moderni e multitasking, che al cuore di una donna si arriva prima se la si fa emozionare, se la si sorprende distratta e con le difese abbassate? Che nel rispondere a un WhatsApp si può tirare fuori tutta la finzione del mondo, ma provate voi a chiamare una donna e sentire la voce che le trema, l’imbarazzo, lo stupore e ditemi uomini, davvero volete precludervi la possibilità di ascoltare una donna felice?
Ecco. Io a te, donna con la risata rumorosa, farei sentire importante. Anche con una telefonata, perché siamo tutti così focalizzati sulle nostre vite che ci dimentichiamo di far sentire importanti gli altri.
Ti augurerei una buona giornata, ti direi qualcosa che ti permetta di pensarmi. E aggiungerei Ci sentiamo dopo, e dopo mi farei sentire davvero.
Non occorre essere innamorati per essere educati.
Poi ti inviterei a cena e anche lì, ti farei ridere e t’ascolterei.
Gli uomini pensano che sia difficile conquistare una donna, specie se lei è indipendente, ha un lavoro, è cazzuta, fa paura. Ed invece basta una risata e una buona conversazione. Basta mostrarsi.
Non parlerei di futuro, perché il futuro alla prima uscita ancora non si vede e va bene così.
Ma ti racconterei qualcosa del mio passato, per metterti nella condizione di scegliermi.
Le donne non scelgono più. Sono talmente ansiose di dover piacere, che si sono dimenticate cosa in realtà vogliono. E io, se fossi uomo, vorrei essere scelto.
Perché sono io, non perché hai 30 anni e le tue amiche sono quasi tutte sposate.
Non perché l’ex ti ha mollato e ti senti triste. No.
Vorrei essere scelto perché, che ne so, sono una bella persona, perché ho una famiglia normale e nei prossimi 10 anni cercherò cose normali. Perché stai bene da sola, ma con me staresti meglio.
Ti direi che amo viaggiare, che voglio dei figli, che desidero stabilità, perché farsi trasportare dal mare è bellissimo, ma scendere a terra lo è ancora di più.
Pagherei la cena e ti direi che è stato magnifico stare in tua compagnia.
I giorni seguenti mi farei sentire, perché le donne vanno rassicurate. Magari una volta al giorno.
Una è abbastanza per farti sapere che sono interessato e non è troppo per darti fastidio. Ti sto corteggiando.
I giochi sono aperti. Non mi aspetto nulla, ma cerco di farti capire che non me ne andrò alla prima bionda provocante. Alla prima tetta che spunta da una scollatura. Alla prima proposta indecente di una sciacquetta.
Ti farei capire che voglio prendermi cura di te, non come un cane che va accudito, ma come una persona che desidera mantenere la sua indipendenza, sapendo che qualcuno la terrà per mano quando dovrà vivere sfide importanti. Qualcuno che ti accompagnerà quando lo richiederai e ti lascerà il tuo spazio quando ne sentirai il bisogno.
Siamo così liberi di fare quello che ci pare che spesso lo facciamo da soli.
E invece io, a te, donna dalla risata rumorosa, vorrei far sapere che ci sono.
Per una risata o un film sul divano, che quelli che dicono che il divano fa passare l’amore non hanno capito niente.
Per un confronto e un consiglio.
Per litigare quando vorrai sfogarti e per fare l’amore quando avrai bisogno di mani che ti accarezzino il viso.
Per parlare di futuro.
Perché se fossi uomo, il futuro non mi farebbe paura.
Prometterti un futuro sarebbe una vittoria e di certo non la sconfitta di un presunto maschio alfa. E dico presunto, perché un maschio alfa non ha paura di impegnarsi, di costruire.
Ecco. Se io avessi il cromosoma XY, lo userei per costruire.
Per tenerti tra le mie braccia e non farti più avere paura che uno stronzo ti spezzi ancora il cuore.
Ti direi tutti i giorni quanto sei bella, perché se non lo sai tu, devo saperlo io, che tutti i giorni ti guardo.
Se fossi un uomo mi impegnerei per renderti felice.
È bellissimo e saresti il sogno di molte, ma il tuo essere donna viene fuori nell’ “andare all’Ikea insieme e sognare che un giorno potremmo arredarci un bilocale insieme”. 😉 È chiedere troppo, a un uomo.
Vero. La mia natura femminile si tradisce con questi dettagli. A un uomo al massimo potremo chiedere di andarci a bere una birra. Un bacio!
Bellissimo, mi hai fatto commuovere..
Grazie Ele, un bacio
Stupendo! Mi ha fatto venire i brividi! Brava
Grazie!
https://briciolesparsediunanimaalsole.wordpress.com/ Salve. Credo che il tuo blog diverrà un luogo spesso da me frequentato…nuova da queste parti ti invito dalle mie…
Ci farò un salto molto volentieri!
Sei strepitosa. Mi hai fatto commuovere
<3 <3 <3
Sei di una bravura incredibile!!
Mille grazie Betty
Clap clap.
Fantastica, come sempre
Ti ringrazio pupa!
Bello bello bello.
Grazie grazie grazie!
Però. ..
Stupendo. Incredibile
Grazie!
e da uomo….posso solo dire che…si, auguro a tutte voi di incontrare un uomo così… 😀
Dici che sia fantascienza?
no ma….mi viene in mente la storia dell’albergo per sole donne….
Eggià.
Sarebbe bello incontrare una donna dalla risata rumorosa… ma oggi anche le donne sono diventate uomini…
È la seconda volta in pochi giorni che mi viene in mente Finardi, con la suo canzone “Un uomo”. Vademecum da riascoltare ogni giorno, come altrettanto spesso vorrei rileggere questo post.
Toccante, davvero.
Non è facile trovare quella risata, però. Non è affatto facile evadere da quelle che si son convinte che alla base di una relazione ci sia solo un letto e sia solo questo a poter destare l’interesse di un uomo.
Che poi, uomini, tsk. Parliamone. Se penso agli “uomini” di adesso vedo solo maschietti da calcio al televisore, che il più delle volte hanno femmine, ormai brandelli di donna, intente a piangere da sole, poco più in là.
Io vedo cuccioli impauriti e ne sono, a tratti, terrorizzata.
Ps. Adoro quella canzone.
Buona giornata
Uomini così sono pochi, ma, diciamocelo, la colpa è un po’ anche delle donne, ché hanno smesso di essere Donne. E gli uomini di conseguenza hanno semsso di essere Uomini.
e se tu rimanessi donna, e poi scoprissi che c’è un uomo a cui importa di quella risata, e che per quella risata farebbe la guerra, se tu fossi una donna che ha sempre cercato un uomo a cui importasse quella risata, molto più di un vestito nuovo, o di un pomeriggio dal parrucchiere, e lo trovassi..quest’uomo..e tutto fosse così perfetto da sembrare surreale, una favola..se tutti i tuoi desideri più profondi si materializzassero di colpo nella faccia normale di un uomo normale, che non ha paura del domani, che fa un lavoro normale, che non può forse materialmente coprirti di amore, ma può farlo nel tuo animo, apprezzandoti, sostenendoti sempre, dandoti ogni grammo del suo tempo, un uomo che preferisce te al calcetto con gli amici, o che si preoccupa se arrivi 10 minuti dopo.. getteresti la morte celebrale e fisica di un rapporto consolidato con tuo marito per scappare tra le braccia dei tuoi sogni più profondi?
sì, l’ho fatto e lo rifarei.
Io l’ho fatto. Non ho lasciato un marito, ma un fidanzato storico. E’ stata una scelta molto sofferta ma ho trovato il coraggio di chiudere la nostra relazione di 10 anni, perché avevo incontrato un uomo come quello che descrivi tu. Non ho lasciato il mio ex per questa persona, ma perché grazie a lui ho capito quali aspetti della mia vita dovevo cambiare, a partire da quella relazione che trascinavo da tanto per paura di restare sola.
Le cose con quest’uomo meraviglioso non sono poi andate come speravo, ma ti posso dire la verità? Lo rifarei altre 100 volte, perché delle emozioni come quelle che ho provato stando con lui danno senso a tutto e sono il sale della vita.
Hai avuto coraggio, il coraggio per prenderti te stessa.. Stare con una persona credo sia questo, perché forse un altro proprio perfetto per noi è difficile trovarlo, poi se ti capita ti innamori di te, di quel te accanto a quella persona..non è più solo un’alchimia di corpi e fluidi, non è solo esclusiva quella persona, è te che diventa magico, e non riuscirai più ad esserlo con nessun altro
Le tue parole mi hanno fatto venire i brividi! E’ esattamente così. Innamorandomi follemente di lui ho ritrovato me stessa e questo è il regalo più grande che mi è rimasto da questa storia. Cerco ogni giorno di mantenere viva la magia anche se lui non è più al mio fianco.
<3 <3 <3
sono tutte cose che puoi benissimo fare anche da donna.
Ecco sì. Ci manca solo corteggiare e poi di voi possiamo benissimo far a meno.
quindi in pratica se fossi quell’uomo che descrivi capiresti cosa vuol dire dover far tutto, forse a quel punto capiresti anche che gli uomini non sono dei monoliti ma possiedono – pensa un pò – anch’essi delle necessità emotive, e come uomo avresti anche tu bisogno di quella cosa chiamata reciprocità, visto che l’amore non è rassicurare qualcun altro ma rassicurarsi vicendevolmente.. capiresti che in una relazione non esistono le parti fisse (neppure in quel momento molto particolare del corteggiamento che è sempre reciproco anche quando c’è il maschio alfa che ripara i mobili e non ha paura di nulla) ma interscambiabili. In amore non ci sono nè ruoli nè passeggeri. Ben prima dei ruoli, dell’Uomo e della Donna, esistono le persone e se uno dei due fin dall’inizio pensa di aver più bisogno di gesti e attenzioni di quanto ne possa aver bisogno l’altro allora trattasi di un rapporto che ha ben poco di amorevole.
Guarda. Possiamo discutere dei massimi sistemi per ore, delle reciprocità e di quanto belli siano i tramonti.
La verità a parer mio è che ci si lamenta che le donne siano diventate aggressive, che prendano l’iniziativa, che siano uomini.
Allora ristabiliamo l’ordine, almeno nel corteggiamento.
Corteggiate, perdio. E vedrete che avrete tutta la reciprocità del mondo.
E prima dei ruoli non c’era nulla, perché fin dall’antichità i ruoli erano accoppiati sistematicamente al sesso della persona.
E’ nato prima l’uovo o la gallina?
Dai su
Beh, da uomo sono d’accordo su quello che dici ma allo stesso tempo non generalizzerei…esistono anche donne che scappano quando trovano uomini cosi’ perche’ forse non vogliono una relazione e non la vorranno mai e senti dire scuse, falsita’ e menzogne pur di tornare a stare da “sole”. la relazione a qualcuna spaventa come se stare con una persona volesse dire perdere i propri spazi, le proprie abitudini e le cose che si fanno da sole. invece non sanno che puo’ non essere cosi’.si fasciano la testa ancor prima di picchiarla, e’ questo il vero problema. Alcune addirittura non parlano e si tengono le cose dentro (non c’e’ cosa peggiore) per poi sbottare tutto insieme quando tornare indietro diventa pressoche’ impossibile. il dialogo e’ la cosa primaria in un rapporto.Parlare parlare e ancora parlare, solo cosi’ si possono risolvere dei “problemi” qualora ve ne siano e solo confrontandosi si cresce. capire cosa uno cerca, come sta, cosa le piacerebbe fare ed avere e’ cosi’ difficile? non mettete sempre tutto per scontato perche’ di scontato non c’e’ nulla specie tra due persone che si stanno conoscendo.
ti dicono mille parole belle e fanno gesti che ti lasciano a bocca aperta (positivamente) per poi rimangiarsi tutto nel giro di pochi giorni. giocano con i tuoi sentimenti e non si rendono conto del male che fanno. sembra che staccano la spina come se fosse un lampadario che da illuminare una stanza la fa diventare buia in un click.
la sera dormono con te, e con occhi che sembrano sinceri, ti abbracciano e parlano di futuro insieme, ti illustrano progetti e cose che vorrebbero fare….. la mattina, al risveglio, ti guardano negli occhi, sorridono contente, ti abbracciano, ti baciano e fanno l’amore con te.
la sera invece ti dicono che non si sentono piu’ sicure del rapporto, che si sentono privare dei propri spazi quasi come se affogassero e che non sono pronte.
ti colpevolizzano quasi, quando fino a 24h prima erano state loro a fare castelli, a costruire palazzi senza che tu avessi chiesto nulla di tutto cio’.
queste donne qui invece come sono!? e’ sempre colpa di noi maschietti allora!? cosa puo’ essere cambiato in appena un giorno!?
penso che come in tutte le cose anche in amore ci vuole fortuna. trovare l’anima gemella non e’ facile e se non si e’ disposti a fare anche un po’ di “sacrifici” e’ inutile parlare e partire in una relazione. l’inizio sara’ bello, divertente e passionale ma se poi non si sa cosa si vuole realmente bisognerebbe cucirsi la bocca e vivere quei momenti in modo piacevole senza fare passi piu’ lunghi della gamba. perche’ come non piace a voi donne sentirsi dire certe promesse che poi noi uomini non manteniamo, la stessa identica cosa capita quando voi lo dite a noi!
quindi ” mai fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te”
Le donne giocano in attacco, per non dover giocare in difesa. Non sono pazze. Sono solo ferite.
Detto ciò, se una esce a cena con te, significa che è interessata.
Una che non voglia davvero nulla (ne esistono? Perché di solito quando si dimostrano non interessate a una relazione, sono disinteressate all’uomo), non accetterà un invito a cena.
Se si mangia insieme significa che si vuole investire del tempo per conoscere una persona. Altrimenti si prende un caffè.
Ciao!
potrei essere anche d’accordo su cio’ che dici ma mi spieghi allora cosa vuoi dire quando affermi che le donne giocano in attacco, per non dover giocare in difesa!?
saranno anche ferite (da esperienze passate che le hanno segnate) ma nessuno le obbliga a venirti a cercare per conoscerti e a dirti che non vogliono rimanere col rimpianto di non averci provato con te.
a me e’ successo cosi’ siccome.
mi e’ venuta a cercare subito dopo la fine di una storia di due anni ed e’ ovvio che con la testa e con il cuore non ci sei e non puoi essere pronta a ributtarti di nuovo in gioco cosi’ nell’immediato. e’ pressoche’ impossibile (e questo vale sia per l’uomo che per la donna). e’ troppo fresca la delusione della fine che non hai le forze di ricominciare con un’altra persona tutto da capo specie poi se sei ferita ed amareggiata perche’ credevi in un futuro con il tuo ex.
e’ difficile se non impossibile per me entrare nella sua vita e stravolgerla di netto facendola dimenticare il recente passato e prendere il posto dell’altro.
nonostante tutto pero’ in poco meno di due mesi si era creato un feeling ed un’intesa molto forte che ha sorpreso entrambi in positivo perche’ nessuno dei due lo pensava dell’altro. abbiamo dormito insieme quasi subito, cenato spesso insieme e la cosa sembrava stesse iniziando a funzionare. da parte sua poi volavano parole abbastanza forti ed io forse erroneamente le ho creduto ma sfiderei chiunque a non credere ad una ragazza di 33 anni che pensi che sappia cio’ che sta tirando fuori dalla bocca ( sto bene con te, mi fai stare bene, sono felice, mi sto sciogliendo sempre di piu’, quando cambiero’ casa staremo ancora meglio, a febbraio vorrei fare una cosa con te, ecc…)
sono stato persino presentato alla sorella ed alla zia, gesti che io (ma forse solo io in questo caso) ho dato una certa importanza visto che non mi sembrano cose che si fanno in cosi’ breve tempo.
ed invece quando meno te l’aspetti dice che non e’ piu’ sicura, che si sente affogare, che abbiamo corso troppo e che lei non voleva essere ne’ una trombamica e nemmeno una superfidanzatina. se con una persona pero’ da due volte a settimana inizia a vederti 3/4 volte senza forzare nulla e soprattutto con lei che su 10 volte ti cerca 8, dopo non mi puoi accusare. e’ stata una situazione creata da lei (non che a me non mi sia piaciuta senno’ dicevo di no) e il fatto che abita da sola non significa che dobbiamo perforza dormire o mangiare insieme. se abbiamo corso troppo lo abbiamo fatto in due perche’ da soli nessuno fa niente e se si era accorta che la cosa stava fuggendoci di mano poteva benissimo fermarsi e parlarne invece di continuare e di cercarmi ancora piu’ di prima. trombamica poi non poteva esserlo perche’ se mi fai dormire a casa tua e nel tuo letto (cosa che per me e’ la piu’ intima che ci possa essere) e’ impossibile che tu possa essere cosi’…..superfidanzatina neppure perche’ io non ho mai parlato di storie ma e’ stata lei ad usare la parola fidanzata con le amiche.
alche’ e’ normale che io mi ci sono incazzato perche’ non e’ accettabile un comportamento del genere. fino al giorno prima tutto ok e il giorno dopo stop.
allora le cose sono due: o hai finto di essere contenta, felice e di divertirti con me oppure c’e’ qualcos’altro sotto (come il ritorno dell’ex). in tre giorni non si puo’ stravolgere tutto in questo modo secondo me.
se non si e’ fatti per una storia perche’ una non la vuole allora non si devono neppure mettere in gioco i sentimenti. con la bocca si sta zitti e si gode del momento insieme e se poi son rose fioriranno.
non bisogna dire tante belle cose, fare promesse, costruire castelli se dentro di noi (in questo caso dentro di lei) si sa bene che la storia precedente non l’abbiamo ancora superata ed e’ ancora troppo presto per rimettersi in gioco.
non si vanno a cercare le persone perche’ non si vuole avere un rimpianto, se non siamo convinte di cio’ che si fa. non si prova a stare con una persona. le prove sono altre e non sono certo le relazioni. si prova un microfono se va, si prova a vedere se riesco a saltare un ostacolo ma non provo a giocare con gli altri. la conoscenza si fa se siamo in grado di farla e non per fare “chiodo schiaccia chiodo” come mi sembra sia successo nel mio caso. troppo facile poi infondo dire che dispiace perche’ ha sbagliato a buttarmi nella sua vita ma credeva che con me sarebbe partita di testa cosa che ovviamente non e’ successa. tiri il sasso e levi la mano, facile comportarsi cosi’.un po’ da vigliacchi.
come dicevo prima era impossibile che io in due mesi scarsi potessi stravolgere la testa ad una ragazza che mi ha conosciuto dopo appena 20 giorni che si era mollata dall’ex. non ho avuto neppure il tempo di farmi conoscere che lei ha mollato tutto dalla mattina alla sera.
e poi per cio’ che ha fatto non puo’ neppure dire che non e’ scattata la scintilla. se non scatta nulla non fai nulla e non dici tante belle parole.non stai insieme ad una persona anche 20 ore di fila chiusa in casa se di base non c’e’ nulla. non puo’ essere solo perche’ ci rido e ci scherzo perche’ gia’ questo denota che io ti trasmetto una cosa positiva.
ho la vaga sensazione che lei sia venuta con me per togliersi quello sfizio, quella voglia che aveva e che non ha dato importanza alle parole che ha detto, non ha dato peso alle conseguenze che potevano avere certe frasi.
mi sembra che sia un atteggiamento non molto difendibile e lo avrei detto se queste cose le avesse fatte anche un uomo verso la donna.
purtroppo mi accorgo che le persone non riescono a dire la verita’ e si nascondono dietro false scuse (perche’ io non ci credo molto ancora a come sia finita) ma non sanno che si fanno solo del male a loro stessi perche’ a me la puoi dire una cazzata ed io faccio finta di crederci ma a te stesso no. o magari son talmente abituate a vivere cosi’, nella menzogna e nella falsita’, che non fa piu’ ne’ caldo ne’ freddo.
Credo che lei abbia ragione. Credo che lei sia l’uomo descritto sopra.
Ciao Chiara (ti do del tu)… dicendo “credo che lei abbia ragione” significa che da ragione a me ? se cosi’ fosse apprezzo molto anche perche’ detto da una donna fa ancora piu’ eco.
e mi fa piacere sentire che una ragazza che sta dalla mia parte anche perche’ in questa situazione e’ difficile trovare chi da ragione alla donna.
cmq sono anche curioso di sapere cosa pensera’ la nostra Mary G.
È solo poesia, non va argomentata 🙂
Grazie. Davvero
Pero’ ancora non ho avuto risposta a cio’ che ho scritto sopra il 10 settembre….
mi farebbe piacere e sarei curioso di sapere cosa ne pensate voi donne e se giustificate certi comportamenti, tutto qua!
Se domani fossi donna mi sveglierei… emozionata
pensando a quel viso che mi ha appena abbandonata
e che diventa più vivido, più colorato
perché è lì, nel letto, addormentato:
non è solo un sogno che la mattina mi ha rubato.
È tutto vero, reale,
anche l’anello sull’anulare
che sovrasta la mia mano stanca
incontrando il petto, le dita e la sua guancia.
Se fossi donna è così che vorrei essere:
stanca, vecchia, innamorata
ricordando il giorno in cui mi hai trovata
giovane, illusa, spensierata
e da allora non mi hai mai lasciata.
Capisco.
In pratica un uomo deve perdere tempo, soldi ed impegnarsi emotivamente per una persona che non si sa se alla fine reciprocherà. La donna chiaramente non deve fare niente, deve solo decidere e ciò non gli costa alcuna fatica.
Ecco. Grazie a gente come te, ho scritto un post del genere.
Tornate a fare gli uomini, senza questa odiosa pigrizia mentale ed emotiva che vi fa essere simili a piantine da salotto.
Stammi bene!
Certo, perché buttare via tempo e soldi in cene ed uscite è “pigrizia mentale”. Se nelle relazioni uomo-donna il primo è una “piadina da salotto”, allora la donna è un bambino incapace e viziato a cui gli deve essere fatto tutto e dato tutto.
Ma siccome tu sei donna, non puoi di certo di capire cosa si prova ad utilizzare il tuo tempo, i tuoi soldi ed investirsi emotivamente in un’altra persona, che da un momento all’altro ti dice che non è pronta (per poi non farsi più sentire), o che non è più interessata, o che inizia ad ignorarti e a non rispondere più a messaggi e telefonate, ecc…
Siccome sei donna, non sai cosa si prova ad essere rifiutati centinaia di volte durante gli approcci.
Siccome sei donna, vuoi la pappa pronta e vuoi poterne mangiare anche una sola parte per poi buttarla via se non ti va più o non ti piace.
Ma fortunatamente non tutte fanno così e ci sono anche le cosiddette “sciaquette” (molto più oneste, con gli altri e con loro stesse, delle “donne serie”).
Di quelle che vogliono lo zerbino ne possiamo fare tranquillamente a meno.
ma veramente credo a un decimo di quello che hai scritto?
Credi davvero che essere donna significa avere la pappa pronta? O che solo voi investite tempo ed energie nella conoscenza?
O solo voi venite rifiutati o presi per il culo?
Ma fammi il piacere.
Intanto, molto probabilmente, gli approcci (dove TU prendi l’iniziativa e vai per prima ad esporti per conoscere uno sconosciuto, che sia ad una festa, in un supermercato, o qualunque altro luogo) e le cene che hai pagato nel corso della tua vita si contano sulle dita delle mani.
E anche se nel tuo caso non fosse così (dubito, considerato quello che hai scritto), nella maggior parte lo è.
Se gli uomini mi dicono di no, ed io mi sento frustrata, più incolpare loro dovrei lavorare sulla mia autostima.
Mi sono visto molto in quello che hai scritto…
Ho scelto “la più danneggiata, la più emotivamente distrutta, che mi piaceva fisicamente e con un gran senso dell’umorismo”.
L’ho corteggiata, ci siamo innamorati, l’ho protetta, sostenuta, incoraggiata, le ho dato tutta la felicità e l’amore che potevo donarle senza mai volere nulla in cambio.
La sensazione di vederla felice e rilassata tra le mie braccia era per me meravigliosa.
Ho voluto condividere tutto con lei, non mi spaventava niente: per lei, ma soprattutto con lei, avrei potuto fare qualsiasi cosa.
Non tutte le persone però possono essere salvate da se stesse…si arriva al punto che la felicità altrui riesce sì a cambiarti ma in profondità resta una voragine tale da non riuscire a sostenere ciò che l’altra persona ti sta dando, facendo crollare tutto.
Io voglio pensare che tutto il bene che le ho dato possa riempire questa sua voragine, che si assesti a riempire tutte le crepe che ha scoperto dentro di lei, anche ora che non mi ha più voluto con lei perché è un percorso che vuole affrontare da sola.
E’ dura accettare tutto questo, io mi sono sentito svuotato nel profondo…sto mettendo in dubbio me stesso oltre al fatto aver fatto la cosa giusta.
Quello che hai scritto però mi ha dato una dosa di positività e mi fa pensare di non abbandonare i miei principi e le mie convinzioni…magari semplicemente quella giusta devo ancora incontrarla.
Il punto è che “la più danneggiata” è anche quella che ti ripagherà di più, ma solo se le ferite sono superficiali.
Non spetta a te salvare qualcuno, non spetta a nessuno di noi. Chi desidera salvarsi lo fa da solo.
Quindi sì, ben venga il tuo appoggio, ma scegli qualcuna che stia lavorando su se stessa per conto proprio, una che non aspetti l’eroe sul cavallo bianco, perché più le starai dietro, più aumenteranno le sue aspettative.
Se posso dire la mia…visto che ho vissuto questa situazione in prima persona. Intanto se quello che hai fatto è quello che ti sentivi di fare, ti garantisco che hai fatto la cosa giusta. C’è però da fare una precisazione: paradossalmente, incontrare una persona che sia in grado di riempire i tuoi vuoti, te li fa vedere ai tuoi occhi ancora più grandi. E quando questo succede, non puoi non allontanarti – magari momentaneamente, non credo ci sia una regola universale – perché capisci che quei vuoti li devi riempire tu, da sola. Scattano nella testa domande quali “ma se poi lui mi lascia, io cosa ci faccio con queste voragini?”. Prima di riuscire ad amare davvero qualcuno si deve diventare un intero, o almeno avvicinarsi. E se le ferite sono molto profonde, il percorso personale che si deve intraprendere è più lungo e difficile. Probabilmente adesso soffre, ma a posteriori ti sarà grata perché in qualche modo su quel percorso ce l’hai messa tu. Almeno per me è stato così.
Per motivi che solo le logiche della diffusione virale conoscono, mi ritrovo ad avere letto questo post decine e decine di volte in questi giorni, tra i miei feed.
Ora, da uomo vorrei aggiungere qualche nota. Non che in parte non sia stato già detto, ma vorrei ribadire qualche concetto
Hai una vaga idea di cosa significhi corteggiare “la La più danneggiata, la più emotivamente distrutta”?.
Se non lo sai, te lo dico io. Significa dovere decuplicare ogni sforzo di capire, comprendere, assecondare, rassicurare, rallegrare, svagare, affascinare, divertire ed interessare una donna.
Già il fatto stesso di dovere esibire e mettere in atto tutte queste cose, con una donna “normale” (ammesso e non concesso che questa normalità esista) è cosa non da poco…ma nel caso della donna “emotivamente distrutta”, l’impresa diventa veramente titanica.
Oddio, c’è chi ci si butta a capofitto, perché sa che può sfruttare queste debolezze, ma qui non stiamo parlando dello stronzo di turno,vero? Qui stiamo parlando del principe azzurro che avete idealizzato (parlo di voi donne, di quelle che hanno copincollato il tuo post), e quindi escludiamo chi sfrutta le vostre debolezze per farvi aprire le gambe, giusto?
Ecco, allora stiamo parlando di un principe azzurro che riconosce questa condizione di donna “emotivamente distrutta”, e non si sa bene in base a quel principio masochistico, dovrebbe dire “si, voglio corteggiarla”.
Insomma, un po’ come Romeo e Giulietta: la storia di due minorenni che non capivano un cazzo della vita, che si innamorano al primo sguardo, e che alla fine sono causa diretta o indiretta della morte di ben 6 persone. In pratica una strage.
Ecco, questo è quello che tu teorizzi: “oh uomo, innamorati della donna più difficile che esita sulla faccia delle terra, dai il 1000% senza neppure conoscerla, ed aspetta come una pera matura il tuo destino appeso ad un albero”
L’ultimo passaggio forse ti sarà ostico da comprendere, ma è esattamente la condizione nella quale noi maschietti ci dovremmo trovare, date le tue condizioni iniziali.
Perchè si, la donna “emotivamente distrutta”, non dà certezze. Se la vogliamo conoscere metterà mille barriere, non si fiderà dell’approccio normale, ma esigerà qualcosa di più. Dovremmo dimostrare FIN DA SUBITO un interesse particolare, una originalità nella proposta, una serietà d’intenti che vada al di là del semplice “dai, proviamo a conoscerci”. Perchè la donna “emotivamente distrutta” ha messo su tante di quelle barriere di protezione, che lo sforzo per guadagnarci la sua fiducia diventa letteralmente immane.
Quindi quello che tu proponi agli uomini è di sospendere ogni razionalità: non dovremmo pensare ai RISCHI che noi corriamo (si, perché ne corriamo molti, anche se vuoi sembrate ignorarlo del tutto!), e non pensi all’invenstimento in termini di tempo, risorse, energie ed emozioni, che il corteggiare una donna di questo tipo implica.
Tu la fai facile: “Prendete la cucciola che soffre, accarezzatela, fatela sentire importante, e vedrete che vi sarà fedele a vita”.
Ecco, questo ai miei occhi riflette esattamente la mentalità femminile che alla base dei vostri fallimenti.
Perchè pretendete TUTTO in cambio di NULLA. State in trincea ad aspettare che vi si venga a salvare. Non solo con un cerotto, ma dobbiamo portaci dietro gli antibiotici, le flebo, la barella, e magari pure tutta la sala operatoria con 10 primari al seguito
Questo è quello che volete, questo è quello che la donna “emotivamente distrutta” comunica di volere. Anzi: di pretendere.
Sai cosa ti dico? Che siete delle egoiste ed egocentriche senza pari. Pretendete di essere trattate come regine a prescindere, senza esservi meritate nulla. Vorreste che gli uomini si atteggiassero a pavoni servizievoli e caritatevoli, per poi sceglierli (se vi vanno) o metterli nella friend-zone se non vi piaccino abbastanza.
Pensate che per noi il tempo non esista, che possimo disporre di infiniti mesi ed infiniti anni della nostra vita, da potere perdere dietro a delle deluse croniche, dovendoci spremere nel dare il meglio di noi stessi, sospendendo la nostra esistenza, solo per emergere dalla massa, solo per dare il nostro meglio ai vostri occhi, solo perché i vostri assurdi ideali vi dicono che siete delle regine, e che quindi meritate un principe!
Bè cara, lo sai qual è la verità? Che nel 99% dei casi non siete delle regine.Ma neanche per sogno! Ma non siete.
A malapena si riesce a trovere qualcuna intellettualmente interessante, che non sia il solito concentrato di banalità reciclate. E per quanto riguarda il senso dell’umorismo di cui parli nel tuo post, è una cosa talmente rara da trovare in una donna, che c’è gente che ancora ne sta cercando di capire se esista davvero (e non pensare che ridere alle NOSTRE battute sia segno di VOSTRO umorismo, perché cè una bella differenza)
Insomma si, come avrai capito sono arrabbiato, sono incazzato.
Lo sono con chi pensa che l’uomo sia un limone da spremere a piacimento, e che la donna debba attendere che dall’altra parte arrivi tutto il meglio della SUA vita, senza alzare un dito.
Avete mai pensato che dall’altra parte ci possono essere persone altrettanto emotivamente distrutte? Ma che per “convenzione” e per queste vostre ASSURDE PRETESE, devono mettere su quotidianamente la maschera dei “perfetti” e dei sempre-positivi, altrimenti finirebbero per perdersi nella melma degli “uno qualunque”?
Ci pensate mai a questo?
E ci pensate mai che invece quelle che chiamate sciacquette sono molto più libere, oneste e intelligenti di voi? Molto spesso sono più pragmatiche, meno offuscate da assurdi ruoli sociali e sessuali (che stanno più nella VOSTRA testa che nella nostra, te lo garantisco) e vivono la loro vita molto più serenamente. E quando un vero principe azzurro le incontra, ne riconosce la libertà di pensiero, trova quella leggerezza che VOI chiedete a NOI, e si sente sollevato dall’onere di dovere sostenere la tenuta psicologica di una “emotivamente distrutta”.
Quindi piangete pure il vostro male, ma sappiate che ne siete voi la causa. Siete voi, con la vostra mentalità da principesse, che permettete a questo assurdo teatrino di continuare ad esistere.
Dio benedica le sciacquette, per lo meno non mentono a loro stesse, non ti obbligano ad essere quello che non sei, e non pretendono che tu le salvi dalla loro insanabile diffidenza.
Dunque. Ciao.
Inizio dicendo che parlare del principe azzurro con una che ha 30 anni, è come cercare una donna che abbia le stesse caratteristiche di quella che hai visto su Youporn. Anacronistico, illusorio e raccapricciante.
Ti svelo un segreto caro Demetrio. Al principe azzurro non crediamo da anni e non solo. Ci sta pure sulle palle per la quantità di aspettative disilluse che che ci ha creato. Quindi non trattarci (ma soprattutto non trattarmi)da bimbaminkia di 12 anni, che lo trovo un pelo offensivo.
Detto ciò.
Questo post è abbastanza chiaro dal titolo SE FOSSI (io, soggetto sottinteso)UOMO TI FAREI INNAMORARE.
Che non vuol dire che mi aspetti che un altro essere – specie di sesso maschile – si prenda la briga di fare sto lavoro al posto mio.
E sai perché?
Perché mi hai confermato – sì lo sapevo già ma ogni tanto le conferme servono – che preferite quella carina che problemi non ha. E se non ha problemi significa due cose: o è molto giovane, o è una demente sentimentalmente sterile. Perché se scegli una donna, una qualsiasi dai 27 anni in su, sappi che sarà inevitabilmente danneggiata.
E il giochino del DI CHI E’ LA COLPA, non funziona, anzi, ti rende un mollusco (senza offesa, solo per intendere la mancanza di spina dorsale), quindi evitiamo. Sai perché dico questo?
Perché è facile e molto immaturo (ma non so quanti anni tu abbia quindi magari sei un adolescente, quindi mi scuso in anticipo)dare la colpa alle donne. Siamo tutti distrutti, consumati, rotti, per colpa nostra e degli altri. Perché siamo stati ingenui e perché là fuori ci sono stronzi e non sono solo donne, perché se ti prendessi la briga di leggere qualche commento sulla pagina Facebook del blog, capiresti che le donne sono stanche dei maschi medi.
E per maschio medio intendo quello che non si prende responsabilità, che scappa, che ha paura di trovarsi una donna impegnativa, uno di quelli che preferisce la superficialità alla profondità, uno di quelli che pensano che le donne abbiano ASSURDE PRETESE, solo perché sono diventati a loro volta emotivamente femminili e castrati e il corteggiamento non sanno più dove sia di casa. Quelli che pensano che le donne non si sbattano ( ah no?)e che si facciano trattare da principesse, perché loro, I MASCHI, GLI UOMINI ALFA, hanno più sbalzi umorali di una femmina in pre ciclo. Hanno loro (eh sì)talmente tanta voglia di non fare il minimo sbattimento da indurci a fare il primo passo. Perché sono così terrorizzati da aver perso ogni fascino.
A buon intenditor…
Forse non hai ben capito un paio di incisi di questo post:
1) per donna emotivamente distrutta non si parla di bipolari, psicolabili o donne che necessitano di cure psichiatriche ! Il post si riferisce a donne di contenuto, di sostanza, che hanno sofferto,donne forti e con il coraggio di ricominciare ed andare avanti ( credimi che questa dote voi maschietti col tempo saprete ammirarla , poiché in una famiglia è la donna così a reggerne le fondamenta , non la sciacquetta di cui parli che al primo problema “si sciacqua” col vicino di casa ).
2) ulteriore presupposto è che la donna in questione mostri un minimo di interesse per voi .
Credo che ad una certa età voi uomini capiate quando una donna vi dà un segnale positivo e quando invece non c’è!
Ecco voi pensate che la donna emotivamente distrutta sia quella che strumentalizzi i suoi problemi per creare un istinto protettivo nei vostri confronti tale dal farvi stramazzare ai suoi piedi per poi dirvi : no, ma non ci siamo capiti, io ti vedo come un amico!!
No ragazzi, non è questa la donna di cui si parla ! Non è una manipolatrice , non è una psicolabile !!
È solo una donna con un passato di un certo contenuto che ha avuto le palle di affrontare i problemi , di andare avanti e che un uomo che la “corteggia” con le faccine di wa, o che sta lì a fare la primadonna lo manda a quel paese prima ancora che le dica ciao!
Anche voi avete bisogno di sentirvi uomini (a riprova di tale concetto ci sono tante sciacquette sposate) il problema è che tanto più ci riuscite a mezzo della sciacquetta di turno , tanto meno lo siete nel profondo.
Concludo asserendo che essere uomo è intimamente un onore e non un onere.
Cara CinicaIstericaRomantica,
se ti parlo di Principe Azzurro ma mi dici di non crederci, allora dovresti rivedere un po’ quello che scrivi.
Il tuo post descrive il comportamento dell’uomo ideale (per così dire), di quell’uomo che “se tu fossi lui”, sarebbe in grado di fare (farti) innamorare.
Ora, mettiamoci d’accordo sui termini: se per te questo non è il principe azzurro, chiamalo come vuoi. Ma io mi stavo riferendo a questo. Quindi non fare, per piacere, quella che sembra quasi offesa se passa per una che al principe azzurro ci crede ancora: capisco che la vita (anche se a SOLI 30 anni) possa averti già disillusa, ma è ovvio che quello che hai scritto si rifersice proprio all’idealizzazione di almeno un tipo di principe azzurro (e ripeto, se non lo vuoi chiamare così chiamalo Franco, ma stiamo parlando sempre della stessa persona)
Detto questo, mi è perfettamente chiaro il titolo del post (“Se fossi uomo..”) così come mi è perfettamente chiaro che lo si potrebbe tranquillamente tradurre anche in un “Oh come mi piacerebbe se trovassi uno così”, e quindi non comprendo il nocciolo della tua obiezione.
Cito: “mi hai confermato – sì lo sapevo già ma ogni tanto le conferme servono – che preferite quella carina che problemi non ha. E se non ha problemi significa due cose: o è molto giovane, o è una demente sentimentalmente sterile”
Innanzitutto nessuna ha parlato di brutte o carine. Ma neppure ci ho pensato. Sorvolo su quello che potrei dedurre da questa tue libera associazione mentale, perché mi sembra che in quanto a generalizzazioni arbitrarie e luoghi comuni tu abbia già dato… Certo che il rincarare la dose infilandoci pure dentro l’equazione “zero problemi = giovane o demente”, lascia davvero basiti.
Comunque….Se tu avessi prestato un po’ d’attenzione a leggere quello che ho scritto, saresti forse riuscita ad uscire dai tuoi preconcetti ed a comprendere che quello che contesto non è in sé la problematicità di una persona (che come dici tu, è condizione comune un po’ a tutti), quanto le pretese che questa problematicità spesso si porta dietro.
Perché chi è problematico pensa anche di essere moralmente superiore. Pensa di dovere meritare di più, di dovere essere tutelato, e chi non condivide questa condizione è solo una sciacquetta senza meriti, una bimbaminkia oppure una demente (sic!)
Ma se una donna è veramente così “emotivamente distrutta” (al punto da essere già così disillusa e misandropa all’età di trent’anni, con l’aggravante dell’aggressività latente nei confornti di quelle carine e spensierate) forse dovrebbe riflettere un po’ più su come ragiona, su cosa si aspetta dai rappporti tra persone, e soprattutto su quanto veramente abbia indagato sul tipo di reazioni che si innescano nell’instaurare i rapporti.
Capisco che al tuo livello di generalizzazione quello che scrivo apparirà ostico da metabolizzare, ma faccio comunque lo sforzo, generalizzando pure io: l’uomo capisce benissimo come si fa ad essere un principe azzurro, ma se non vi da quello che vi aspettate molto probabilmente è perché non ve lo meritate.
Anch’io se fossi un uomo (e caspita aspetta: SONO un uomo!) farei quello che dici tu. Ma lo farei solo per una persona che veramente VALE. La tua generalizzazione è quella di pensare che l’uomo medio non sia in grado di comprendere questa banalità, e che quindi non riesca ad essere un “principe azzurro” (così come lo vorreste) per innettitudine o inadeguatezza.
Quello che invece dovreste realizzare è che siamo tutt’altro che fessi, ed a capire le vostre esigenze ci vogliono molto meno di trent’anni, fidati!
E’ proprio per questo che esistono i famosi stronzi di cui tanto parlate: quelli che hanno capito così bene le vostre esigenze, da sfruttarle contro di voi.
Ma capire le esigenze non significa doverle assecondare. Trovi tutta questa penuria di principi azzurri in giro? Forse perché di vere principesse ce ne sono davvero poche. Mai pensato a questo?
No certo, non ci hai pensato. Perché è ovvio che nella tua scala meritocratica l’emotivamente distrutta è degna di attenzione e cure in quanto tale, mentre le altre sono zoccolete o bambocce. Tutto qui, tutto facile.
La tua presunzione è quella di idealizzare un comportamento maschile, indipendentemente dal merito di una donna. Per parlare la tua lingua e banalizzare ancora, è come se io scrivessi un post “Se io fossi una pornostar”, dove illustro come una diva del sesso potrebbe fare perdere la testa ad un nerd frustrato. Avrei detto chissà che? No. Avrei detto delle facili banalità, che troverebbero certo molti facili consensi, ma che rimarrebbero banalità con molta poca probabilità di trovare riscontri reali.
Tutti sanno che l’autostima del nerd frustrato è facilmente sollevabile con quel tipo di attenzioni, così come tutti sanno che la donna fragile e disillusa ha bisogno di un altro tipo di attenzioni. Insomma: abbiamo scoperto l’acqua calda, che facciamo, buttiamo la pasta?
Ecco, questo per dirti che non contesto il fatto in se che la donna pretenda questa cose, lo so benissimo. E non contesto il fatto che ci sia poca gente in grado di concederle, anche questo è chiaro, lo so molto meglio di te. Quello che ho cercato (a quanto vedo inutilmente) di farti capire, è che la fonte della vostra generalizzata frustrazione deriva dalle vostre aspettative. Non tanto perché pretendete troppo da un uomo, ma perché lo pretendete “gratis”.
Nel tuo post idealizzi un uomo che si espone, che dedica tempo ed attenzioni, che mostra il meglio di sé, che si prende carico della salute mentale ed emotiva di una persona, e che in cambio di questo… si dovrebbe lasciare scegliere (lo hai scritto tu), vada come vada.
Da nessuna parte si intuisce qual è la controparte, per quale motivo questo impegno in termini di risorse emotive dovrebbe essere intrapreso. Si intuisce solo la tua scala di valori, dove la donna (specialmente se emotivamente distrutta) in quanto tale, dovrebbe comunque meritarsele.
E’ questo che contesto. Non capire che dall’altra parte non ci deve essere l’attesa passiva della scelta di un pretendente che si pavoneggia vi accudisce al meglio di sé, ma ci dovrebbe essere invece una persona attiva che mostra e dimostra di meritare queste attenzioni.
Per sistentizzare (anche se l’ho già scritto, ma lo ribadisco), se non trovate il principe azzurro è molto probabilmente perché non lo meritate. Non siete poi così principesse, non siete meritevoli solo perché avete sofferto, non avete il diritto di pretendere senza dare.
Quando capirete questo forse avrete meno preconcetti e meno rabbia contro quelle che invidiate, le sciacquette dementi che giudicate così moralmente inferiori, ma che nel frattempo vivono la loro vita (e forse anche un pezzo della vostra)
Ho inviato questa risposta a te invece che a CinicaIsterica, errore mio (non riesco a correggere, comunque si capisce a chi mi stavo rivolgendo)
Ciao Diana
1) Neppure io parlo di psicolabili, ma di persone che in quanto sofferenti mettono su, volenti o nolenti, una serie di barriere e di protezioni tra loro ed il mondo. In particolare tra loro ed il possibile pretendente. Il nocciolo della questione di cui ho parlato sta nella difficoltà intrinseca che questa tipologia di persona porta con se, non tanto per il vissuto, ma per le pretese (confermate da CinicaIsterica) che automaticamente ne conseguono. Possono certamente esistere persone emotivamente distrutte che sono immuni da questa autodifesa automatica, ma converrai che si parla di una magra minoranza.
2) Il presupposto di cui parli non si evince in nessunissima parte del post di CinicaIsterica. Anzi, si parla proprio di un “fare innamorare” a senso unico. Il ruolo dell’altra parte non è neppure descritto, vengono illustrate solo le esigenze, gli schietti giudizi e le pretese.
Per quanto riguarda poi il capire i segnali positivi, potrei farti un lunghissimo elenco di segnali talmente contraddittori che ci vorrebbero tre pagine di blog solo per farne un riassunto. E non sto parlando di ragazzine o scicquette, ma di comportamenti di donne “mature” (almeno dal punto di vista anagrafico), o come si dice adesso di “MILF”.
Sempre riguardo questo argomento, il trattamento da amico (essere messi nella friend-zone) è talmente comune che anche qui ci sarebbe da scrivere dei poemi. La facilità con cui eludi la questione mi fa ipotizzare che tu non abbia mai chiesto ai tuoi amici uomini il loro vissuto. Chiedilo, e prenditi qualche ora di tempo per ascoltare.
Procedendo, parli di “donna con un certo contenuto e con le palle di andare avanti”. Anche di questo non si parla nel post di CinicaIsterica, ma è una tua libera interpretazione. Il mio punto rimane quello della pretesa a senso unico (che era l’unica cosa che si evinceva dal suo scritto), ma è ovvio che potremmo infilare dentro alla lettura del testo ogni nostro preconcetto ed ogni nostro vissuto, ed ognuno potrebbe interpretarlo a modo suo (grazie per avermi fatto capire il “modo tuo”)
Tu, hai riaccesso la mia voglia di scrivere, di guardarmi intorno, di riaprire il mio cuore e la mia mente.
Lo so, sono giovanissima ma ho sempre vissuto di speranze e sono passata anche per “la povera illusa”. Ma sperare mi fa sentire mai spenta, sempre viva. E questo post, queste parole, hanno riacceso in me quella piccola speranza, in qualcosa che bene non so, che ultimamente si era nascosta, intimidita da una realtà che mi ha spiazzata.
Grazie Ale, questi commenti mi scaldano il cuore.
<3
Ciao ConfessionidiunaMenteIsterica 🙂
il tuo post è pieno di assunti, a mio parere, piuttosto discutibili. Uno in particolare è, direi, quasi pericoloso: l’innamorarsi di una donna emotivamente distrutta. E’ malsano. E’ stupido. Una donna emotivamente distrutta non può e non è in grado di amare. Non solo è ingiusto ed egoista aspettarsi che sia un uomo a curarci le ferite ma, a parer mio, è anche il tipo di atteggiamento che rende una donna perdente, pallosa, infantile. Ribaltando il punto di vista, io non andrei in cerca di un uomo devastato. Un uomo devastato deve fare un percorso e lo deve fare da solo. Poi, solo poi, sarà in grado di rapportarsi in modo sano con gli altri. Lo stesso vale per noi: un uomo è un uomo, mica un infermiere.
Da donna, poi, sono molto attenta alle parole che vengono usate per descrivere le altre donne. Ecco, definire “sciacquetta” una che probabilmente sa cosa vuole e se lo prende è parecchio sessista. Almeno da donne, smettiamola di giudicare male altre donne solo perchè, almeno, hanno il coraggio delle loro azioni. Perchè le sciacquette, per come sono descritte nel pezzo, AGISCONO. Sbagliano, non sbagliano… non lo so. Ma almeno non stanno lì ad aspettare un uomo ideale e idealizzato che non esiste e, se esiste, fa bene a tenersi lontano da una donna che si limita ad aspettare senza muovere un dito.
Buona giornata!
Il tuo è un discorso giusto ma piuttosto utopico. Siamo tutti distrutti, rotti, messi insieme male. Se si vuole una persona completamente risolta deve essere molto grande d’età. Se se ne vuole una intera e non danneggiata, forse andrebbe bene di 18 anni.
Detto ciò non trovo che le sciacquette siano quelle che agiscono, e no, non devo provare solidarietà a prescindere per il genere femminile. Ci sono donne con cui mi vergogno profondamente di dividere la categoria, donne che mi fanno rabbrividire, donne che sono sciacquette. Il rispetto non lo dà il genere, ma le azioni.
Ciao
Piano. Chi ha mai scritto che “si deve provare solidarietà a prescindere per il genere femminile?” Sostengo molto semplicemente che, almeno noi, dovremmo smetterla di distribuire insulti gratuiti (sessualmente connotati) alle altre donne. Io mi sono limitata a dissociarmi dall’uso del termine “sciacquetta” che ho trovato nel testo. Capita di frequente che una donna sia definita “sciacquetta”, “cagna”, “zoccola” e via di seguito, per il semplice fatto che ha una volontà propria, un certo grado di consapevolezza e di fiducia in se stessa. Poi, chi ha mai parlato di una persona completamente risolta? Non riesco neanche a immaginare come possa essere fatta… Ma dalla “più emotivamente distrutta” al “completamente risolta” ci sono infinite vie di mezzo. Esempio: una persona che si fa il mazzo per guarirsi da sola, un passetto alla volta. Io l’utopia la vedo molto di più nell’idea di un uomo senza macchia e senza paura che si pigli su una donna emotivamente devastata, tutta pretese e aspettative.
Abbiamo evidentemente un concetto della parola sciacquetta molto diverso. Non ha nulla a che vedere con “cagna” o “zoccola”, ma con una che non esprime un pensiero, una senza arte né parte, sprovvista di classe alcuna, e per classe non intendo solo il modo di vestire, ovviamente.
Quindi di sessuale non ha nulla.
Ho avuto la fortuna di trovare un vero xy come l’hai descritto tu MaryG!e ne sono ancora incredula..talvolta quando dormo al suo fianco mi sveglio di soprassalto convinta che sia stato solo un bel sogno..invece lui e’ ancora lì, con una mano sul mio fianco o sulla mia schiena (giusto per mantenere il contatto fisico..perché io, in quanto donna cazzuta, proprio non ci riesco a dormire abbracciata a un uomo)pronto a baciarmi e a dirmi che va tutto bene e che lui non va da nessuna parte (“a differenza degli altri” aggiungerei io).
Auguro di cuore a tutte voi di trovare l’Amore come è successo inaspettatamente a me!
E speriamo che questo mio sogno continui!
Te lo auguro con tutto il cuore Martina!
Per la cronaca. Sono quasi 5 anni che dormo con un uomo magnifico, e di abbracciarlo nel sonno proprio non mi viene. Ma spesso mi lascio abbracciare 😉