Recentemente le mie amiche sembrano essere state colpite dall’Ebola delle single: la sfiga in amore.
Si accoccolano sul divano come se stessero tra le braccia di George e con un bicchiere di vino in mano mi spiegano che loro proprio sì, sono sfigate.
Che quella tappa insulsa della loro collega ha un fidanzato carino e loro no, che in giro ci sono solo Homini non Erectus, che pure la filippina si è sposata con un manzo e che alla fine moriranno tristi e sole a quarantanni, con la casa piena di gatti. Parbleu.
Ho cercato di spiegare loro che la sfiga in amore non esiste.
Non mi hanno badano, le miscredenti, per cui ho stampato degli utilissimi consigli che ho trovato su internet, per donne e vagine solitarie.
La più esilarante parla di karma.
Hai dato un due di picche al postino? Eccoti un bel Neanderthal che parla solo di calcio.In terza elementare stavi con Gino e Pino contemporaneamente? Beccati sto Paleolitico che al secondo appuntamento ti mette in mano un Mocio Vileda per farti rassettare casa sua, sgualdrina!Per caso hai appoggiato la mano sul pisello del fratello del tuo amico? Comparti un cane, perché sarai isolata dal girone degli appuntamenti, così impari.
Poi ci sono teorie fantascientifiche che consigliano la fiducia in noi stesse.
Fondamentalmente se hai due paranoie per le dimensioni del tuo sedere, nessuno ti si scoperà mai, perché manderai un’immagine di te assolutamente negativa.
Sei insicura di piacere ad un uomo, perché quello stronzo del tuo ex ti ha detto che sei cornuta e brutta? Beh, mettiti l’animo in pace perché finché non ti sentirai Charlize Theron, nessuno verrà con te manco a bere un caffè.
Poi la terza che ho trovato (e qui ho iniziato a tremare), sostiene con una certa sicurezza che siamo fatti per una persona.
Cioè, noi ci spariamo film Disney, romanzi Harmony, i racconti romantici della vecchia zia, a cazzo.
Perché per noi ci sarà solo una persona destinataci in questa vita.
Che voglio dire. E se non la incontriamo? E se ha un incidente prima di uscire con noi e muore? E se ci sbagliamo e non ci riconosciamo?
Dopo queste teorie, le mie amiche disperate, mi hanno guardato e, con gli occhi pieni di speranza, mi hanno detto: “Hai vinto. Raccontaci un po’ perché la sfiga in amore non esiste?”
Ecco bambine, adesso zia MaryG. vi parla della sua esperienza personale.
Capire chi siamo e cosa vogliamo.
Siamo donne dolci, tutte casa e lavoro?
Siamo delle avventuriere che sognano di girare il mondo con uno zaino in spalla?
Siamo molto più concentrate verso la carriera che sulla famiglia?
Non vogliamo bambini ma tanti zeri sul conto corrente?
Non c’è niente di male. Ma siamo folli se pensiamo che un uomo ideale posso soddisfare tante categorie diverse. Capiamo chi siamo e cosa vogliamo. E credetemi, non è una cazzata.
Scegliere il target.
Realmente crediamo che se vogliamo una vita avventurosa, un uomo che abbia due interessi in croce ci farà felici? Che se desideriamo una famiglia il bello e dannato ci darà quello che vogliamo?
Anche qui. Sembra una banalità eppure la maggior parte dei problemi delle single si riassumono in questi due primi punti.
Cercare qualcuno simile a noi.
Gli opposti si attraggono solo nei film e durante i weekend. Stare con un uomo con cui discutiamo in continuazione è snervante e di certo non positivo per la relazione.
Scegliamo individui con cui abbiamo interessi in comune. Sapete cheppalle avere uno che sta a casa i weekend perché ama la Formula 1, mentre noi vorremmo andare a fare le gite? Con il tempo è meglio condividere le nostre passioni, non litigare per le sue.
Per quella che è la mia esperienza, è tutto qui.
Dico davvero.
Per anni ho cercato una storia d’amore con artisti anafettivi ed egocentrici. Grazie al cazzo che ero da sola, passando l’inferno. Mi ci sono voluti anni, amiche di sostegno, shopping e cazzi random per capire che il mio schema era sbagliato. Non universalmente sbagliato, ma sbagliato per me, per quello che desideravo in quel momento.
Così ho fatto una lista.
E sapete cosa è successo? Che è arrivato. Così, come lo avevo chiesto, manco si trattasse di un cappello su Amazon.
Ve lo giuro, appena si capisce chi si vuole davvero accanto, arriva l’happy ending.
Parola di MaryG.
Non esiste la sfiga in amore vero. Ma se dopo anni di dramma, una relazione che ti ha arricchito ma è finita e fortunatamente senza lanciarsi piatti, se ti senti matura e cresciuta e hai 30 anni un lavoro e quasi vuoi comprarti una casa, e la fai la lista perché sono d’accordo, ti conosci prima tu, poi capisci che cazzo vuoi, poi capisci chi cazzo vuoi…E poi arriva qualcuno che quella lista la rispecchia 8 punti su 10 (cioè, 8 punti sono visibilmente rispettati e gli altri 2, la compatibilità sessuale e la curiosità di esplorare certe cose insieme) devi cercare di capire se e quanto lo sono). O meglio questo qualcuno era già un tuo amico, un buon amico credevi ma avete cominciato a guardarvi diversamente e con un altro interesse…beh allora ti esalti perché ti senti in control, ti senti che i margini di rischio sono in qualche modo meno problematici del solito, che appunto a 30 anni qualcosa in più la sai e che lui da amico un po’ ti conosce e qualcosa di te già gli piace. Però lui poi ti dice, dopo un mese di interesse diverso fatto di telefonate quotidiane e whatsapp ecc, che non si vive nella stessa città, dopo weekend a dormire in un castello in Scozia poi, lui ti dice che voleva solo scoparti perché hai più esperienza di lui col sesso, che per un mese e oltre non si è chiesto MAI effettivamente cosa stesse facendo…e che non lo ha fatto perché ha deciso che con me se ne poteva fregare, ha deciso che per la prima volta in vita sua poteva comportarsi da stronzo, ha deciso che poteva essere per la prima volta cattivo. Perché, gli chiedi tu stupita? Perché ci sono cose di te, dice lui, che lo fanno incazzare. Punto. E basta. E allora ti chiedo MaryG, che ti adoro per come scrivi e siamo migliori amiche col pensiero, che ne rimane della lista che si fa con coscienza e con realtà su se stesse e con davvero la voglia di partire da sé, quando si incontra qualcuno che ha quasi i punti sulla lista (che eventualmente ne aveva 9 su 10 ho confermato) decide che l’ultimo punto non lo potrà mai avere con te perché ha deciso di essere cattivo? Non è sfiga ok, ma come qualifichiamo la cattiveria random e occasionale di qualcuno che negli ultimi tre anni da amico cattivo non lo era stato mai?
E cosa mi dite della sfiga in amore nel caso in cui ogni volta che ci si prende x qualcuno all’inizio della storia, a lui non scatta mai nulla? Questa è la mia sfiga, uomini che quando è ora di fare il passo della storia seria si tirano indietro. Uomini che non mi sono scelta ma con i quali è capitato di uscire e x i quali mi sono presa (me ne capita uno all’anno che mi piaccia davvero) ma alla fine finisce sempre allo stesso modo: dopo 1-2 mesi tanti saluti. Questa o è sfiga di incontrare uomini sbagliati x me o sono io che non vado bene, cosa che non credo, ho un discreto livello di autostima.
A questo punto Erika mi viene da dire. Ma non è che ti piacciono solo quelli che non ti vogliono? Perché se così fosse, non si chiamerebbe comunque sfiga.
Scusa la psicologia spiccia e ignorante ma leggendo le tue poche righe mi è venuto in mente ciò.
Ps. Se un uomo non lo scegli ma accetti di uscirci, te lo sei scelta eccome! Baci
Certo sono arrivata anch’io a questa conclusione! Ma come invertire la tendenza? E com’è razionalmente possibile dato che all’inizio delle mie storie non lo posso sapere che loro poi non mi vorranno più?! Comunque con il senno di poi, a mente fredda, ho analizzato gli uomini menzionati, e mi sono resa conto che non avevano le caratteristiche dell’uomo giusto x me.
Grazie x il commento☺