Il mondo un giorno si sveglia e si accorge che esiste Tess Holliday.
Cerca di affibiarle qualche etichetta super consumata come curvy, perché dire che Tess è grassa, non è molto politically correct.
Il punto è che Tess non è curvy. Tess è obesa.
Sfila in passerella, firma un contratto a tanti zeri con la nota model agency londinese Milk Management, fa foto in lingerie, ammicca, su Instagram mostra con orgoglio il suo fighissimo, biondissimo e informissima fidanzato (dammi il cinque ragazza!) e il mondo inorridisce.
Cosce grasse, vede la gente. Rotoli a profusione, urlano i maligni. Che schifo è lo slogan degli ignoranti.
Ed eccoli loro, a far i medici senza laurea con il corpo degli altri, a elencare i probabili millemila disturbi di salute futuri della giunonica Tess, a spiegare alle ragazzine che grasso non è bello (Kate Moss invece sì), a parlare di ginocchia che cederanno e anche che si spezzeranno prematuramente.
In un attimo Tess è sulla gogna, poi risorge, poi la decapitano, poi lei, bellissima fenice, rinasce dalle ceneri e si mangia il fuoco di chi la voleva arsa viva come una strega qualsiasi. Una Santa Inquisizione, che di Santo ha molto poco.
Perché il messaggio delle modelle Plus Size non è mai stato e mai sarà Ingrassate gente che la cellulite è una figata e con 30 chili in più siete perfette.
Apro una piccola parentesi doverosa. Io sto accanimento contro la cellulite lo trovo ridicolo.
Innanzitutto non è una malattia e poi ce l’hanno tutte. Magre, grasse, normopeso. L’abbiamo crocifissa e odiata, sta povera cellulite, che se ne sta là, non dà fastidio a nessuno, il nostro corpo se ne frega e noi cerchiamo di ucciderla. È brutta? Anche la stupidità, ma non mi pare che ci siano le stesse crociate per annientarla.
Dicevamo, il messaggio.
Il genere umano dovrebbe essere felice che anche alle curvy siano dedicati spazi importanti. Perché non è scritto da nessuna parte che sia necessario essere magre. E tantomeno che bisogna sentirsi brutte se non si rispettano dei canoni pre-impostati.
Se vent’anni fa una donna grassa era costretta a nascondersi, a vestirsi di merda con tuniche informi per coprire, celare, Dio ti prego fa che non mi fissi, ora sa che può essere considerata sexy anche se pesa più di 100 chili.
Quello che ieri era comunemente chiamato “materiale in eccesso schifoso”, oggi viene spiattellato su una rivista, vestito di haute couture e promosso al grido di Non importa se sono il doppio delle altre. Non te ne deve fregare niente sapere se me magno la carbonara anche a colazione o se ho problemi fisici. So che l’obesità è una patologia, ma non preoccuparti. Puoi essere bella anche tu. O al massimo non guardarmi.
Come ci si può incazzare davanti a un messaggio così?
A me sembra una delle più grandi vittorie dell’ultimo lustro.
Siamo d’accordo tutti che normopeso è bene.
Siamo d’accordo tutti che uno stile di vita sano, sia la miglior soluzione.
Grazie al cazzo.
Il punto è che i ragazzini vedendo una modella in carne non saranno incentivate a mangiare di più. Saranno sensibilizzati a non prendere per il culo il compagno di classe grasso. Capiranno che nella vita esiste il magro e non solo.
Prenderanno coscienza che se hanno qualche chilo in più non sia necessario nascondersi.
Tess è libera di fare ciò che vuole, mangiare ciò che vuole e farsi vedere come vuole. Le sue arterie sono un problema suo, perché non si è mai visto che dobbiamo fare un check-up ad ogni persona che incrociamo. Da che pulpito poi.
E io, guardando le sue foto, penso che sia bellissima. Che abbia un viso che poche al mondo possiedono.
Che abbia una leggerezza nei movimenti, nonostante i numerosissimi chili in più, che le magre si sognano.
E soprattutto invidio Tess. Che si sente a suo agio in lingerie, che se ne sbatte delle critiche e che guadagna un sacco di soldi mostrando se stessa.
E poi vedo teenager che per due chili extra, cercano di coprirsi il più possibile, che in spiaggia aspettano che nessuno li guardi per buttarsi in acqua, che hanno vergogna di loro stessi.
Tess è un bellissimo esempio di auto-accettazione.
Il resto lasciamolo ai medici. Quelli veri.
Ti adoro. Hai detto tutto quello che penso anche io.
Seguo Tess da un po’, e per me si è un modello molto positivo. Proprio perché non penso “o devo ingrassare per essere bella” ma perché “posso essere strafiga anche se non ho il fisico di Gisele Bundchen”. E io, personalemente, dopo anni passati a nascondermi e a credere di non meritare nessuno, perché ero brutta, dopo anni a lottare contro i medici e me stessa per la mia obesità, anni passata a schermarmi dagli uomini, grazie a gente come Tess ho iniziato a sentirmi bella nei miei 96 kg. E sai cos’è successo?
Ho avuto la forza di amarmi, e quindi di perdere ben 20 kg, non per piacere a chissà chi o per vezzo estetico, ma solo e soltanto per la salute.
E ho incontrato un uomo splendido (Che ora si, mi sta lasciando e non capisco perché, ma amen saranno i cromosomi xy ed è un altro discorso :D).
Viva Tess e viva chi promuove l’amore verso il proprio corpo combattendo gli stereotipi!
Grazie della tua bellissima testimonianza Luana.
Un forte abbraccio
Grazie a te 😀
Come sempre il segreto dovrebbe stare nell’auto-accettazione, come sottolinei giustamente… forse accettando i chili in più, possiamo anche capire cosa mangiamo e… cosa ci mangia… (citazione da serie TV). HiddenHipster
Hai assolutamente ragione. Anche perché se non ci si ama, non si affronterà mai nessun tipo di percorso, tanto meno uno dimagrante, se si desidera dimagrire.
E poi che palle questi che giudicano le sue condizioni di salute, come se il colesterolo di Tess fosse affare nazionale.
Ciao!
“si sa che la gente dà buoni consigli”…come diceva De André… 🙂 HiddenHipster
Sono favorevole al tuo articolo e condivido quanto hai scritto MaryG! brava!
Grazie Gianni!
ha sicuramente un viso favoloso e dei capelli che invidio, visto il mio pagliericcio orrendo.
Ed è evidente, come dici tu, che sia molto fine e “leggera”. Sicuramente ha mille kg in grazia più di me, che sono rozza e distratta.
E’ libera di agire come vuole ed è giusto che si dia attenzione alla bellezza in sè, non alle donne grucce o grissino, ma vorrei fare un piccolo appunto: a mio avviso, la modella anoressi desta poco stupore, un po’ di squallore e tantissima pietà, quasi pena per quel corpo denutrito; la modella (o la donna) obesa che non si fa troppi problemi nel far mostra di sè, è vista come un’eroina, una dea della bellezza comune, ma in tanti fanno tabù dei problemi patologici che stanno dietro.
Ho amiche obese, bellissime, con lienamenti, portamento, altezza da fare invidia a me che di kg ne ho 55 e ho le cosce con la cellulite (e faccio parte di quelle che se ne fottono, ovviamente…) ma vorrei si rendessero conto del danno che fanno al loro corpo.
Si parla tanto di lotta all’anoressia, giustamente, quando però l’obesità sembra quasi un tabù.
E io non sono poi tanto d’accordo a fare delle modelle obese delle eroine di tempi moderni, non ce le vedo proprio come esempio della rivolta delle “normali” o di quelle in sovrappeso… Rappresentano anzi l’opposto dell’anoressia, ma non per questo meno importante o non degno di cure e attenzioni.
Ok che non siamo tutti dottori, ok che il tuo articolo pone l’attenzione sulla libertà di espressione di una donna e sulle sue libere scelte di vita, ma occhio che in molte fanno di lei davvero un esempio nel senso opposto a quello di cui, appunto, hai appena parlato te.
Non sono modelli da seguire per il loro stile di vita ma, come scrivevo più giù o come scriveva Mary, sono modelli per aiutarci ad amarci e a non offendere l’altro.
La gente dimentica spesso che per raggiungere qualsivoglia benessere è necessario amarsi e rispettarsi per quel che si è. Allora, una volta che io vedo una Tess bellissima, penso “posso essere bella anche io”. E forse inizio a rispettarmi e a volermi fare del bene. Io così ho perso 20 kg. Quando ho scoperto Tess e quelle gran donne come lei.
La loro lotta è quella per l’auto-accettazione e per combattere contro chi TRINCERATO dietro dei canoni estetici o pareri medici si prende la libertà di INSULTARE e OFFENDERE e sfogare la sua rabbia sull’altro. Esperienza.
guarda ti capisco benissimo, anche io ho iniziato due anni fa un percorso di cambiamento, Più che dimagrire semplicemente, è stato un accettarmi e imparare a volermi bene, a fare del mio corpo un tempio da amare e rispettare, quindi basta con tante cazzate quali fumo, troppo alcool, cibo a orari impensabili, porzioni esagerate e dieta sbilanciata. Continuerò sempre a vedermi con le braccia così grosse da non volermi mettere in canottiera, allo specchio c’è ancora l’immagine di me con i kg che non ci sono più, è difficile staccarsi da quella che ero e rendersi conto di come sono adesso, del bene che mi sto facendo. Per questo dico che sono d’accordo con il fatto che ci si renda conto che queste donne si amano e si accettano, si valorizzano e vanno in culo al sistema gestito da manichini, ma allo stesso tempo, può essere un’arma a doppio taglio: mi pare stia andando di moda “l’orgoglio grasso”. Grasso non è bello, grasso è malato quanto lo è essere sottopeso. Per questo dico che mi sembra ci sia una sorta di tabù che ci impedisce di parlare liberamente di quanto siano dannose entrambi gli estremi. Da un lato, non ci si fanno mai problemi a dire che l’anoressia è un mostro da sconfiggere, dall’altro, ci si fa mille paranoie sull’ammettere che l’obesità è patologica e grave quanto l’anoressia. Si può avere mille disfunzioni e problemi alla tiroide diversi, ma quando si hanno, si tengono sotto controllo e non si arriva a pesare 180 kg. Per questo dico che, sì, evvita l’autoaccettazione, evviva l’amarsi e rispettarsi, ma evviva anche l’attenzione e la cura di sè. Se si lottasse contro l’obesità con la stessa stregua e attenzione mediatica con cui si fa guerra all’anoressia, forse si vedrebbero maggiori risultati.
Il fattore salute è stato menzionato nel post come giusto e indispensabile.
Siamo tutti d’accordo su questo. Ma su questo non è il caso di soffermarci.
E vi spiego perché.
Le modelle come Tess, non invogliano la gente a ingrassare, ma ad avere più fiducia di sè. Tess è molto più grassa di qualsiasi altra modella curvy e questo perché è volutamente un eccesso.
Come diceva Luana se non ci si ama, non si potrà mai iniziare un percorso di miglioramento. Ma soprattutto, non è detto che si voglia migliorare. Ed è legittima e sacrosanta come decisione.
Il problema è che alla gente, Tess fa orrore. Provano del serio disgusto (basta che leggiate i commenti al post sulla pagina Facebook delle Confessioni) e vorrebbero che lo stesso disgusto lo provasse lei per se stessa.
Non sono abituati alla parola bella e obesa nella stessa frase.
Se prima il canone estetico con cui confrontarsi era Kate Moss, ora le donne possono identificarsi in una taglia 58 senza sentirsi dei fenomeni da circo. Questa è la battaglia.
Le ossa di Tess, le sue arterie (forse) compromesse, il suo colesterolo, sono affari suoi.
Anche perché farte i paladini salutisti non mi sembra il caso. Specie se fumiamo, viviamo in grandi città inquinate, non facciamo sport, facciamo sesso senza precauzioni, mangiamo carne rossa, ci nutriamo di cibi confezionati e potrei andare avanti un’ora.
Il vero tabù non è l’obesità, ma tutte quelle patologie che non si vedono. Il 70% delle ragazze bulimiche sono normopeso. Ma va bene, perché mica si vede che sono malate. Viviamo d’ipocrisia costante.
Tess si fa vedere su riviste patinate, posa in lingerie quando fino a ieri trovare una settima di reggiseno era impossibile da trovare, figuriamoci sfoggiarla con orgoglio.
Un bacio ragazze.
Ma io il suo flaccido grasso nella mia home non lo voglio vedere!
Non è la tua bacheca, ma la mia.
L’unica cosa che posso consigliarti di fare è andare altrove, dove troverai cose e persone che siano maggiormente di tuo gusto.
Io trovo questavragazza semplicemente meravigliosa … Anche io ho il “problemino” di peso .. E sarebbe un sogno per me , diventare una modella come lei e far capire alla gente che deve produrre più intimo sexy per noi ragazza in carne, obese ecc.. Anche noi abbiamo il diritto di sentirci sexy .. Ma soprattutto donne e non abomini .. Desidero uno di quei reggiseni di pizzo con scritto nell’etichetta TG.9 .. Anvece veniamo umiliate , derise e subbiamo gli sguardi di tutti quando decidiamo di mettere qualcosa di più elegante o osé che e non il classico sacco di huta . Ed infine beata lei che ha un così bel ragazzo che la ama per quella che è .. Quindi concordo pienamente con le tue parole.
Grazie Samantha.
Se hai bisogno di un po’ di dritte per vestiti belli plus size online, (molto sexy e molto casual, a seconda dell’occasione), scrivimi una mail che ti faccio una lista.
m.gio@hotmail.it
Un bacio
Tess è bellissima. Punto. Bellissima come lo è (era forse è più appropriato) Kate Moss. Bellissime nei loro eccessi. Ma sono entrambe delle icone, montate, commercializzate, photoshoppate. Sono entrambe degli ideali irraggiungibili che inviano messaggi singolarmente interpretabili, sollevando critiche o ispirando la gente comune.
Se discutiamo di “stili o scelte di vita”, reputo malsani tanto l’uno quanto l’altro. Perché per ogni Kate Moss in stato d’ebbrezza, ci sarà una Tess Holliday sudata per aver fatto 10 passi.
se stiamo cercando un esempio da seguire nelle modelle, bisogna puntare a quelle che sembrano effettivamente ragazze che potremo conoscere, ragazze come Candice Huffine, Robyn Lawley o Ashley Graham. Un esempio bilanciato, non un ideale portato all’eccesso.
Un gran bel post comunque, ti seguo! 🙂
Silvy tu hai ragione, ma credimi se ti dico che Candice Huffine è derisa come e quanto Tess.
Il punto quindi è un altro. Se togli alle persone le loro più comuni convinzioni, impazziscono.
Per convinzioni intendo che una donna che pesi più di Kate Moss possa essere considerata attraente per il mondo della moda. Veniamo da 50 anni di farsi alla Karl Lagerfeld (una donna bella è solo una donna magra), di donne scheletriche e malsane.
Dal punto di vista medico siamo d’accordo che siano entrambi esempi dannosi.
La differenza però è che nessuno guardando Tess si sentirà in dovere di ingrassare (come invece succedeva con il dimagrimento conseguente alle modelle anoressiche e ciò perché quest’ultimo era il solo modello accettato ), ma guardandola, si inizia a concepire che esistono altre sfumature di bellezza, un modello più vario, un modello che parli di accettazione di sé all’infuori dei canoni pre-impostati. A questo “serve” Tess.
Se guardiamo il lato commerciale, lei ricopre quella fascia di donne obese che non era mai stata rappresentata. Se guardiamo però il lato umano, trovo che sia un bellissimo esempio.
Un bacio
secondo me qui si sono uniti due discorsi. Lei non è bella perché è “curvy” (anche se poi in verità, come dice l’articolo, è effettivamente obesa). È bella perché ha un viso di una bellezza rara e sarebbe meravigliosa sia con 50 chili in meno che con 50 chili in più. Ora, se parliamo di autoaccettazione è un conto, e sono d’accordo. Riuscire a piacersi ed accettarsi è la cosa più importante del mondo. Ovviamente devi anche sentirti bene con te stessa. Quindi, se pesi 100 chili, e quel peso non compromette te, il tuo stile di vita e le tue ambizioni, nessun problema. Nessuno può permettersi di giudicarti. Ma prenderla ad icona di uno stile di vita e dire “lei è bella perché è curvy” è palesemente un’esagerazione. Lei è bella perché è bella, punto. E nel suo caso anche i chili di troppo non compromettono la sua bellezza. Sono del parere che l’equilibrio sia sempre la cosa migliore. E chi riesce a trovare il suo è fortunato. Il mio, personalmente, è nel mezzo: voglio essere in grado di farmi una salita senza ritrovarmi con un filo di fiato nei polmoni, ma anche sentirmi serena quando voglio mangiare di più ad una cena con amici.
Ciao Ale,
il curvy non è bello a prescindere, come non lo è la magrezza e nemmeno il normopeso.
La bellezza è, a parer mio, un insieme di fattori che comprendono, senza dubbio alcuno, la sicurezza di sè. Ci sono donne con visi e corpi stupendi, completamente insicure e questo le danneggia.
Tess ha, come dici tu, un viso bellissimo, ma quello che colpisce è la sua totale disinvoltura. E’ a suo agio con il suo corpo.
E non c’è nulla più bello di questo.
Un bacio
Non desidero in questa sede sindacare la bellezza o meno di una persona “in carne”. Potrei dire che certe persone sono molto più allegre (nella media) delle persone magre.
Il problema inizia quando è necessario un intervento chirurgico. Lo dico da medico anestesista… ora non più in attività.
Buon pomeriggio.
Quarc
Ciao Quarc.
Il messaggio di questo post non è che se si ingrassa va bene per la salute. Siamo d’accordo tutti che sia dannoso e che comporti dei problemi futuri.
Qui si tratta di accettare se stessi, di amarsi, perché se non ci si ama, dove si trova la motivazione per migliorarsi (nel caso in cui lo si voglia veramente)?
Grazie della tua testimonianza. A presto!
praticamente si è passato dall’estremo delle modelle anoressiche a quello delle modelle obese. Ma una via di mezzo no????
Mi soffermo spesso a pensare all’immagine che abbiamo di noi stessi , a quella che trasmettiamo agli altri, agli standard predefiniti (i cosiddetti canoni estetici). La percezione del corpo della donna, la sua proiezione nel mondo della Bellezza Ideale.
La sua adorazione e la sua martirizzazione sono continui ed in perenne evoluzione nel corso dei secoli.
Eppure se ne discute sempre.
Amarsi ed accettarsi seppur imperfette e non conformi (ad altrui immotivate aspettative) è qualcosa con cui ognuna di noi combatte dalla pubertà , credo.
C’è chi odia il proprio naso perchè ha una gobbetta …. Lei si guarda ed è convinta di avere il monte bianco in mezzo alla faccia. E magari non sa che quel naso imperfetto è ciò dà carattere al suo viso.
C’è chi è convinta che sia la prima scarsa di reggiseno il vero problema, e non sa che l’amica con la quinta le invidia la leggerezza che l’assenza di un seno troppo prosperoso regala. Vorrebbe poter essere altrettanto elegante con scollature vertiginose o avere l’opzione di indossare un top senza il maledetto reggiseno col ferretto, per esempio.. ma non può.
C’è chi non si mette i jeans dall’età di sedici anni, perchè è convinta che un sedere che non entra nella taglia 40 non sia accettabile, sia un’aberrazione della natura e crede di doverlo nascondere meglio che può.
E chiunque abbia un paio di orecchie, le usi per ascoltare i commenti dei “maschi” quando parlano di donne: come se fossero tanti Adoni che fanno da giuria a Miss Universo criticano senza pietà ogni piccolo dettaglio… ed in gruppo si sà, è comprensibile, goliardica crudeltà.
Quello che poche donne hanno il coraggio di raccontare è quale sottile umiliazione sia sentirsi “rimproverare” i chiletti in più, il culo troppo basso, o le tette non da pornostar dalla persona che dice di amarti.
Perchè non è la giocosa presa in giro dei due amanti complici, quella che l’amica evita di raccontarti.
E’ la stilettata dritta al cuore, inferta in un momento in cui aveva l’ego scoperto …e addio autostima.
E’ il colpo inferto con sicurezza, teso a colpire proprio là, dove fa più male, e lui lo sa.
Neanche lui fosse Brad Pitt, poi.
Ma intanto quel commentino ti ronza nelle orecchie per mesi ..o anni a venire.
E l’incubo è anche peggiore se sei single, perchè se non sei del peso giusto, è quasi come essere invisibile.
E dico quasi perchè l’invisibilità, almeno, permetterebbe di non vedere nell’errante sguardo che ti osserva, il profondo disgusto di chi, con superficialità totale, se ne infischia regalmente di che persona sei e vede solo il tuo adipe in eccesso.
Senza contare colui che ti è vicino, amico, complice….. che chiaramente è attratto da te, nonostante “l’handicap”….. ma Dio non voglia che si faccia vedere in giro con te, e “noi due mica stiamo insieme”.
No, Tess non dice “grasso è meglio”.
Tess è lì per dire ” grasso è una delle infinite possibilità”.
In fin dei conti lo è anche “stronzo”.
Mi soffermo spesso a pensare all’immagine che abbiamo di noi stessi , a quella che trasmettiamo agli altri, agli standard predefiniti (i cosiddetti canoni estetici). La percezione del corpo della donna, la sua proiezione nel mondo della Bellezza Ideale.
La sua adorazione e la sua martirizzazione sono continui ed in perenne evoluzione nel corso dei secoli.
Eppure se ne discute sempre.
Amarsi ed accettarsi seppur imperfette e non conformi (ad altrui immotivate aspettative) è qualcosa con cui ognuna di noi combatte dalla pubertà , credo.
C’è chi odia il proprio naso perchè ha una gobbetta …. Lei si guarda ed è convinta di avere il monte bianco in mezzo alla faccia. E magari non sa che quel naso imperfetto è ciò dà carattere al suo viso.
C’è chi è convinta che sia la prima scarsa di reggiseno il vero problema, e non sa che l’amica con la quinta le invidia la leggerezza che l’assenza di un seno troppo prosperoso regala. Vorrebbe poter essere altrettanto elegante con scollature vertiginose o avere l’opzione di indossare un top senza il maledetto reggiseno col ferretto, per esempio.. ma non può.
C’è chi non si mette i jeans dall’età di sedici anni, perchè è convinta che un sedere che non entra nella taglia 40 non sia accettabile, sia un’aberrazione della natura e crede di doverlo nascondere meglio che può.
E chiunque abbia un paio di orecchie, le usi per ascoltare i commenti dei “maschi” quando parlano di donne: come se fossero tanti Adoni che fanno da giuria a Miss Universo criticano senza pietà ogni piccolo dettaglio… ed in gruppo si sà, è comprensibile, goliardica crudeltà.
Quello che poche donne hanno il coraggio di raccontare è quale sottile umiliazione sia sentirsi “rimproverare” i chiletti in più, il culo troppo basso, o le tette non da pornostar dalla persona che dice di amarti.
Perchè non è la giocosa presa in giro dei due amanti complici, quella che l’amica evita di raccontarti.
E’ la stilettata dritta al cuore, inferta in un momento in cui aveva l’ego scoperto …e addio autostima.
E’ il colpo inferto con sicurezza, teso a colpire proprio là, dove fa più male, e lui lo sa.
Neanche lui fosse Brad Pitt, poi.
Ma intanto quel commentino ti ronza nelle orecchie per mesi ..o anni a venire.
E l’incubo è anche peggiore se sei single, perchè se non sei del peso giusto, è quasi come essere invisibile.
E dico quasi perchè l’invisibilità, almeno, permetterebbe di non vedere nell’errante sguardo che ti osserva, il profondo disgusto di chi, con superficialità totale, se ne infischia regalmente di che persona interessante sei e vede solo il tuo adipe in eccesso.
Senza contare colui che ti è vicino, amico, complice….. che chiaramente è attratto da te, nonostante “l’handicap”….. ma Dio non voglia che si faccia vedere in giro con te, e “noi due mica stiamo insieme”.
No, Tess non dice “grasso è meglio”.
Tess è lì per dire ” grasso è una delle infinite possibilità”
In fin dei conti lo è anche “stronzo”.
Quoto tutto ciò che hai descritto con una lucidità e una profondità spiazzanti.
Brava. Brava davvero.
Ti abbraccio
io la cellulite non ce l’ho.
(ma ho le mie belle e tante insicurezze)
Che poi Tess stia così tanto bene con se stessa o che invece non stia meglio coi soldi che una accattivante campagna pubblicitaria le han regalato ecco, avrei i miei bei dubbi…
Bella esposizione comunque: vivace e frizzante!
Infatti, ho letto spesso tanti commenti di gente che non sa neanche perché, non riesca a tollerare il grasso. Tess è un’obesa, ed è eccessiva, e il messaggio arriva anche troppo distorto per i miei gusti: pare che sia pure una mezza svergognata, a fare quello che fa. Menomale che ogni tanto incontro post ( e blog) come i tuoi. Ne ho scritto uno di psot, su un altro fenomeno, che mi ha fatto riflettere: ci sono magre che mettono un paio di chili, e si credono di essere Tess. Per chi possa essere interessato : http://enigmamma.com/mamme-cedevoli-e-morbide/
Troppo grasso non è bello e non è bene, troppo magro neppure. Se non ci vuole un medico a dire che Kate Moss è un modello malato, non ce ne vuole uno neppur per dire che anche Tess non è un modello sano. Basta ipocrisia gente.
Ma state scherzando?????? Questa donna pesa almeno 150 kg, altro che 100 dei miei stivali… 100 kg peso io e confronto a lei sembro una modella di victoria’s secret. E’ un insulto nei confronti di chi pesa veramente così, non è una curvy, è obesa! Fanno tanti slogan e poi… si tolgono 20-30-40-50 kg.. perchè toglierseli? Dici di andare bene così, quindi devi dire la verità, non ha senso fare tanta propaganda per poi togliersi dei kg. Anche le altre modelle, sia chiaro! Dicono di essere alte 1,80 e va bene, ma poi non puoi dire di pesare 70 kg quando hai la pancia, i rotoloni e le cosce grosse. Una donna molto alta è più slanciata di natura, se pesassero 70 kg sarebbero normalmente magre! Non avrebbero la ciccia evidente. Tutta pubblicità e propaganda per niente, si tolgono un sacco di kg per non sentirsi dare delle obese! Le foto parlano..
Scusa, ma se pesi 100 kg no sei curva nemmeno tu….senza offesa, ma curva è giusto due o 3 chili in più e molto seno….
Jennifer, il medico personale delle donne in sovrappeso!
Gentile Mary,
mi permetto di esprimere alcune osservazioni.
Che ognuno sia libero di mangiare quello che vuole, di esprimere se’ stesso, e di essere se’ stesso, fin qui non ci piove e siamo tutti d’accordo.
Il problema si pone quando questa persona diventa pubblica e trasmette un messaggio.
Tess infatti, lungi dal costituire, come Lei afferma, soltanto un monito per le ragazzine affinché non prendano in giro le persone con chili in più, e’ invece di fatto un esempio concreto che centinaia di migliaia di donne/ragazze seguono ogni giorno.
Vanta infatti 1.736.682 followers sui social ed ogni sua foto è commentata da tantissime donne, alcune di loro la ringraziano per il suo esempio, affermando di aver imparato a sentirsi bene anche così, senza diete, sport e quant’altro.
Un rischio pericoloso che, dalla celebrazione di una bellezza morbida e più naturale, “curvy” appunto, degenera nell’obesità, invitando a gettare le armi contro una vera e propria malattia.
Il fatto che per decenni le case di moda abbiano pubblicizzato corpi magrissimi e fatto il lavaggio del cervello alle ragazze sulle diete dimagranti, etc., non significa che ora sia positivo saltare all’estremo opposto.
Niente contro Tess, sia chiaro, ma il fatto che la Milk Management abbia deciso di sceglierla e farla sfilare, non può essere considerata per forza una cosa per forza corretta ed onestamente non posso biasimare la gente che giudica negativamente tali scelte (pur non condividendo ovviamente chi la offende).
Nel Suo articolo si legge anche: “Il genere umano dovrebbe essere felice che anche alle curvy siano dedicati spazi importanti. Perché non è scritto da nessuna parte che sia necessario essere magre”.
Già, peccato che tra obesità e curvy ci sia una bella differenza.
Qui non stiamo parlando della cellulite (che, e’ vero, hanno anche le magre), ma di un problema molto più complesso, che coinvolge davvero la salute.
Il fenomeno del plus size, sotto le mentite spoglie di modelle “curvy”, sta raggiungendo una deriva pericolosa verso nuovi canoni di bellezza, che hanno gli stessi pericolosi effetti della tendenza a far sfilare modelle filiformi.
Che poi Tess sia felice per come e’, benissimo, buon per lei, ma questo non ha nulla a che vedere con il messaggio pubblico che viene trasmesso.
Ciò non significa che una persona con chili in piu’ debba nascondersi, ovviamente, ognuno e’ speciale ed unico, ed io sono la prima ad oppormi ai canoni estetici imposti.Ma qui il messaggio che passa e´: “fregatevene se siete grassi, non serve che facciate attenzione all’alimentazione o che facciate sport, va bene così”.
Non e’ certo esponendo ed esaltando condizioni fisiche estreme che si fa capire alla gente l’importanza dell’auto-accettazione.
Nel leggere il Suo accorato articolo, non ho potuto fare a meno di domandarmi: e’ davvero necessario osannare un’immagine esagerata, pur di combattere quella -opposta- dell’eccessiva magrezza?
Credo piuttosto che il “politically correct” stia deviando la mente delle persone al punto che non riescono più ad essere sincere, siano più inclini a mentire, negando l’evidenza senza colpo ferire, piuttosto che dire la verità, avanzando un consiglio utile e sincero, ossia che una persona cosi’ e’ decisamente troppo grassa e che, più che un problema estetico, e’ un problema per la sua salute e per la sua vita, e non può assolutamente essere assecondato.
Sincerità difficili da esprimere. Forse si ha paura di passare per insensibili. Chissà.